Dimezzare i tempi della giustizia, Lucca ci prova

Dimezzare i tempi della giustizia, Lucca ci prova

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

LUCCA - “Addio al multitasking”: è questo il principio che l'economista Andrea Ichino, con il sostegno della Fondazione Giuseppe Pera di Lucca, sperimenterà nei tribunali, sezione civile, di Lucca e Bologna.

Dimezzare i tempi della giustizia italiana si può e la strada è quella di dire addio al multitasking, meglio fare una cosa per volta. È questo il principio che l’economista Andrea Ichino, con il sostegno della Fondazione Giuseppe Pera di Lucca, sperimenterà nei tribunali, sezione civile, di Lucca e Bologna.
Il progetto è stato presentato da professor Ichino nel corso di un incontro svoltosi nella sede del Tribunale di Lucca, in via Galli tassi, al quale hanno partecipato, tra gli altri, Marco Cattani, membro del direttivo della Fondazione Pera, Andrea Tagliasacchi, direttore della Fondazione, e Alessandro Garibotti, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Lucca.
Fare troppe cose insieme non è produttivo. Anche per i giudici, che si trovano spesso ad affrontare contemporaneamente centinaia di cause. Una sperimentazione condotta presso la Corte di Appello sezione lavoro di Roma dimostra che se il magistrato si concentra su un numero molto minore di controversie si ottengono netti miglioramenti, con circa il 20 per cento in più di casi esauriti al mese.
Da qui la decisione della Fondazione Giuseppe Pera di Lucca, nata nel 2010 per occuparsi di diritto del lavoro e per attualizzare il pensiero di Giuseppe Pera, di sostenere questo progetto, lanciato dall’Università di Bologna, per la valutazione dei tempi della giustizia.