Donnini dissanguato, Pellegrini ai domiciliari

Donnini dissanguato, Pellegrini ai domiciliari

Roy Lepore-Lorenzo Bertolucci

di Roy Lepore-Lorenzo Bertolucci

QUERCETA - Dopo l’interrogatorio in carcere, a Moreno Pellegrini sono stati concessi gli arresti domiciliari a casa di parenti. L’autopsia sul corpo di Giuseppe Donnini ha chiarito che il pensionato è morto per perdita di sangue.

Torna a casa, agli arresti domiciliari, Moreno Pellegrini, l’uomo fermato dai carabinieri lunedì sera dopo una violenta incursione all’esterno dell’abitazione di Giuseppe Donnini, 78 anni, deceduto all’ospedale Versilia qualche ora più tardi.
Dopo l’interrogatorio nel carcere di San Giorgio di Lucca, il gup ha deciso di concedere a Pellegrini, 58 anni, gli arresti domiciliari a casa di parenti. L’accusa nei suoi confronti di Pellegrini rimane quella di morte e lesioni come conseguenza di altro delitto, violazione di domicilio aggravato e danneggiamento aggravato.
L’autopsia effettuata all’ospedale Versilia sul corpo di Giuseppe Donnini ha chiarito che il pensionato è effettivamente morto per perdita di sangue e non per arresto cardiocircolatorio (per un grosso spavento), come era stato ipotizzato in un secondo momento. Fatale, dunque, è stata una scheggia della vetrata su cui Pellegrini, acceccato dalla gelosia, si era accanito fino a infrangerla, precipitata addosso al malcapitato anziano che si trovava dietro la porta finestra.