I lavoratori Kme decisi a resistere

I lavoratori Kme decisi a resistere

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

BARGA - Preoccupazione, ma anche consapevolezza che all’orizzonte c’è una battaglia importante da combattere. Con questi sentimenti i lavoratori della Kme hanno partecipato alle prime assemblee dopo gli annunci dei 172 esuberi.

“Sindacati e dipendenti sanno che smantellare una linea produttiva come quella del forno di Fornaci significherebbe depotenziare tutta la Kme Italia – ha spiegato Massimo Braccini -. Questa decisione non ci convince affatto, temiamo che la scelta nasconda altre mosse più gravi. Non troviamo ragioni perchè si faccia questa lavorazione in Germania – ha concluso Braccini”.
Oltre ai 172 lavoratori Kme, la chiusura della linea produttiva significherebbe anche un duro colpo all’indotto: secondo una stima approssimativa potrebbero essere un centinaio gli esuberi nelle altre aziende che lavorano nello stabilimento per il carico-scarico materiali, manuntenzioni e pulizie.
Lavoratori e sigle sindacali si stanno organizzando per una mobilitazione nei prossimi giorni, in forme e tempi ancora da decidere. Mercoledì intanto si svolgerà a Firenze un nuovo incontro tra azienda e sindacati.