Hell’s gate, dieci volte all’inferno

Hell’s gate, dieci volte all’inferno

Guido Casotti

di Guido Casotti

MOTORI - Torna al Ciocco la massacrante corsa di enduro estremo. Un percorso terribile reso piu’ duro dalla neve e dal ghiaccio. Solo i migliori 30 alla finale e all’attacco del Picco del Diavolo. Favoriti Jarvis e Walker.

Hell’s Gate: missione impossibile o quasi. Torna sabato 16 febbraio al Ciocco la decima edizione della leggendaria gara di enduro estremo. Tra i favoriti Graham Jarvis (vincitore delle ultime due edizioni) e Johnnie Walker. Hell’s Gate non è solo una gara di enduro. Al decimo anno di vita è diventata una “classica” nel panorama dell’enduro estremo: qui vediamo la prima storica edizione vinta dal grande David Knight, che avrebbe poi iscritto per tre volte il proprio nome nell’albo d’oro. Il percorso è durissimo, e con difficoltà di ogni genere: torrenti in piena, cascate, mulattiere su pietraie selvagge, salite impossibili. E quest’anno il tutto sara’ condito anche da ghiaccio e neve. Un percorso non per tutti. Ideato nel 2004 da Fabio Fasola, l’Hell’s Gate si svolge da allora nel mese di febbraio all’interno della tenuta del Ciocco. Il programma prevede al mattino una gara ad eliminazione che determinera’ i 30 partenti per la finale di Hell’s Gate. Un vero e proprio inferno, 4 giri, controlli orari: i piloti che transitano con un ritardo superiore ai 30 minuti rispetto al concorrente in testa alla gara sono eliminati. Ma non è finita. La nuova griglia di partenza delle 15:00. L’Inferno fino alla notte sul muro del gran finale: Hell’s Peak. Poi, finalmente, quel podio che vale una carriera per gli specialisti votati all’impossibile. Solo con l’aiuto del pubblico i piloti riusciranno a giungere in cima alla vetta e uno tra i pochi sopravissuti sarà il vincitore.