Serchio, servono altri 100 milioni

Serchio, servono altri 100 milioni

Egidio Conca

di Egidio Conca

LUCCA - Grande partecipazione a palazzo Pretorio per la presentazione agli ordini professionali dell’aggiornamento del piano di assetto idrogeologico del fiume Serchio.

Le novità sono state presentate dal segretario dell’Autorità di Bacino, Raffaello Nardi. Sono state aggiornate le aree a rischio frana e allagamento, anche alla luce degli eventi alluvionali degli ultimi anni e sulla base delle nuove tecnologie di rilevazione, in particolare la scansione laser condotta sul territorio del Serchio nel 2006 e nel 2010. Inoltre, sono state introdotte norme transitorie più stringenti sulla salvaguardia del territorio. In particolare, è stato disposto il divieto di nuovi interventi edilizi in una fascia di cento metri lineari dall’argine del Serchio e degli affluenti più a rischio.
Sul fronte degli interventi per la sicurezza del fiume, dopo quelli condotti dalle province di Lucca e Pisa dopo l’alluvione del 2009, rimane la necessità di reperire altri finanziamenti.
“Per mettere in sicurezza tutto il corso del fiume fino a Pisa – ha detto Nardi a margine dell’incontro – in teoria servirebbero circa 300 milioni, ma per gli interventi prioritari potrebbero bastare circa 100 milioni”.
A margine della presentazione del piano, si è parlato anche degli allagamenti nella zona del nuovo ospedale. Rispondendo alle domande dei giornalisti, Nardi ha detto che il reticolo idraulico minore della zona
è stato compromesso a causa di interventi, spesso sbagliati, condotti negli ultimi decenni.
Ma il geologo Giancarlo Nolledi, incaricato dalla Asl di condurre verifiche, ha detto che la situazione è destinata a migliorare, grazie a lavori già programmati e non ancora terminati.