Wim Delvoye in mostra a San Cristoforo

Wim Delvoye in mostra a San Cristoforo

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - E’ stata inaugurata nella chiesa di San Cristoforo di Lucca, la mostra personale dell’artista belga di fama internazionale Wim Delvoye.

Una torre monumentale alta 11 metri esposta al Louvre di Parigi, ma per la prima volta sospesa in tutta la sua altezza, sette sculture in bronzo e una scultura appositamente realizzata dall’artista con il marmo delle Alpi Apuane. Queste le realizzazioni di Wim Delvoye, artista belga di fama internazionale, esposte nella mostra allestita all’interno della chiesa di San Cristoforo a Lucca.
Concepita espressamente per gli spazi dell’edificio, l’esposizione riunisce una serie di opere che dialogano non solo in maniera formale ma anche simbolica con le navate, l’altare e l’abside, per dare vita a corrispondenze tra arte antica e arte moderna. Così la struttura gotica di Untitled, la torre monumentale posta al centro della navata centrale, e le linee barocche dei crocefissi delle sculture che fanno parte della serie Holy Family si integrano nella struttura romanica della chiesa, rendendola ancora più suggestiva. Un dialogo che coinvolge non soltanto l’edificio attuale ma la sua storia, che l’artista rilegge in chiave surreale, in un contrasto di stili e manufatti che apre a interessanti riflessioni sul rapporto tra religione e arte contemporanea.
” Mi è piaciuto il fatto che San Cristoforo fosse una chiesa” spiega Delvoye. “E’ un bell’edificio, costruito con buoni materiali, di belle dimensioni, carico di storia e denso di significati simbolici. Mi piace il fatto di entrare in una relazione diretta con il territorio attraverso l’utilizzo dei suoi materiali all’interno del mio lavoro”. La mostra è visitabile fino al primo settembre.Progetto ideato e coordinato da Wim Delvoye e Lalla’s Join di Stefania Trolli. Promosso e organizzato da Associazione San Cristoforo Art–Philosophy–Science–Spirituality, con il coordinamento generale di Arturo Nardini.
L’evento è patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune e Provincia di Lucca, altre istituzioni locali e Academia Belgica di Roma .