Nuova minaccia per le Tv locali

Nuova minaccia per le Tv locali

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

LUCCA - Dopo digitalizzazione, riassegnazione delle frequenze e taglio dei contributi statali, per le tv locali si avvicina un altro periodo difficile a causa del regolamento AgCom che rivoluziona i numeri sul telecomando.

La colpa è del nuovo regolamento che rivoluziona i numeri sul telecomando, elaborato dall’AgCom, l’autorità che dovrebbe essere il garante delle comunicazioni. Le tv locali sono estromesse dai primi numeri, riservando loro solo 10 posti nei primi cento. Un altro calcio nei denti all’informazione locale e ai telespettatori che solo adesso, dopo quasi due anni dallo switch off, avevano cominciato ad orientarsi tra numeri e canali.
Contro il regolamento presenteranno un’interrogazione al Ministero dello Sviluppo Economico i parlamentari del Partito Democratico Andrea Marcucci, Roberto Cociancich, Ernesto Magorno e Giovanna Martelli. L’Aeranti Corallo, una delle associazioni maggiormente rappresentativa delle tv locali, ha annunciato ricorso contro la delibera AgCom che tra l’altro configura anche un maxi regalo all’azienda privata Auditel. Infatti il regolamento per riassegnare i numeri sul telecomando prevede anche la valutazione degli ascolti certificati da Auditel. Le tv dovranno abbonarsi con una spesa non indifferente e per un servizio per niente attendibile a livello locale: basti pensare che l’intera provincia di Lucca ha soltanto una decina di famiglie campione per stimare gli ascolti di quasi 400.000 persone.