Tre mesi fa l’omicidio Canozzi

Tre mesi fa l’omicidio Canozzi

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

MINUCCIANO - Era la notte del 15 gennaio quando il corpo dell’ex poliziotto fu trovato legato e senza vita. Le indagini dei carabinieri sarebbero vicine a dare un’identità ai suoi assassini.

Sono trascorsi tre mesi da quella terribile notte del 15 gennaio quando il corpo di Ugo Canozzi fu trovato nella sua casa di Minucciano con le mani e i piedi legati, disteso nel letto, nudo, una benda sugli occhi e ormai privo di vita. Dopo tre mesi i suoi assassini non hanno ancora un’Identità, ma nonostante il silenzio calato sulla vicenda, in questo periodo i carabinieri hanno continuato ad indagare per dare un nome e un volto agli aguzzini. Ormai questa è una certezza: non si è trattata di una morte voluta, di un assassinio in senso classico, ma della conseguenza di una rapina; Canozzi, 81 anni, poliziotto in pensione, fu legato da uno o più uomini che volevano derubarlo, ma lo stress psicologico e fisico finirono con ucciderlo.
Senza testimoni che abbiano visto o sentito alcunché, il lavoro dei carabinieri è stato difficile, ma il materiale più prezioso in mano ai militari è stato quello rinvenuto dalla squadra speciale investigazioni scientifiche di Firenze che per due giorni ha analizzato palmo a palmo l’interno della casa di Ugo Canozzi. I malviventi quella notte rubarono poco, cose di poco valore, ma qualche traccia la lasciarono ed è proprio su queste che si è concentrata l’attenzione dei carabinieri.
Una vecchia regola vuole che delitti si risolvano nelle prime 48 ore dopo il fatto, ma in questo caso il tempo sta lavorando insieme agli investigatori.