C’era una volta a Gorfigliano

C’era una volta a Gorfigliano

Guido Casotti

di Guido Casotti

GORFIGLIANO - Ottava edizione della rievocazione storica del lavoro nella cave di marmo fino agli anni ‘60. Dalla lizzatura al taglio col filo elicoidale per un lavoro all’epoca durissimo e sempre molto pericoloso.

C’era una volta a Gorfigliano. Organizzata dall’Associazione Culturale Paese vecchio di Gorfigliano e dal museo dell’identità Alta Garfagnana “Olinto Cammelli” con il patricinio della Provincia di Lucca e del Comune di Minucciano si è svolta in località Segheria dell’Acqua Bianca l’ottava edizione della rievocazione storica dei cavatori del marmo di Gorfigliano. All’interno dell’omonimo parco del marmo i vecchi cavatori gorfiglianesi hanno rievocato il duro lavoro delle cave com’era fino a qualche decennio fa, diciamo fino agli anni ‘60. La manifestazione è unica nel suo genere in tutta la provincia e nel bacino delle Apuane. Il folto pubblico presente, anche un gruppo di fotoamatori giunto da Cremona, ha assistito alle varie fasi riproposte con professionalità e amore. Innanzitutto la giunta del filo elicoidale, operazione che spesso gli anziani tenevano segreta ai cosiddetti bocia. Una volta azionato il motore si passava alla segatura del marmo attraverso una frizione che azionava due linee di filo indipendenti; taglio classico e a puleggia penetrante con un monticolo che serviva a tagliare il blocco anche dal lato monte. In realtà non era il filo a tagliare il marmo bensì l’azione abrasiva dell’acqua e della sabbia. Da parecchi anni ormai si usa il filo diamantato che taglia direttamente il marmo in tempi incredibilmente accorciati: per tagliare lo stesso blocco da circa cinque-sei ore al quarto d’ora attuale. Spento il motore i cavatori hanno mostrato anche le tecniche della lizzatura mimata con gesti e chiamate di antica memoria. E poi i vagoncini decauville spinti a mano che servivano per trasportare i detriti del marmo ai ravaneti: un lavoro massacrante frutto del lavoro del “quadratore”. Ma si è visto anche l’azionamento del grappò, argano manuale che faceva slittare una catena utile allo spostamento dei blocchi, altro lavoro pesantissimo. La rievocazione storica dei cavatori del marmo di Gorfigliano sarà ripetuta il 25 agosto in occasione del raduno interprovinciale degli Alpini.