Versilia, ancora emergenza

Versilia, ancora emergenza

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

VERSILIA - Nonostante la tregua concessa dalla pioggia, rimane critica la situazione in Versilia dopo l’ondata di maltempo del weekend.

Strade trasformate in fiumi; abitazioni, cantine e ampie porzioni di pineta completamente allagate: a Viareggio, Comune e Consorzio di Bonifica hanno attivato in tutta la città 8 pompe idrovore, oltre a quelle già esistenti, ma nella zona ovest l’emergenza è ancora in atto. In particolare attorno a via Zara dove il livello dell’acqua rispetto a domenica è sceso del 30%, ma – come testimoniano queste immagini – non sufficientemente per un ritorno alla normalità.
Le scuole sono rimaste regolarmente aperte, tranne un asilo nido al Marco Polo, chiuso prudenzialmente; le verifiche effettuate dai tecnici non hanno evidenziato problemi, così come quelle sui palazzi storici della città.
Insieme a quella affrontata da cittadini e imprese per via degli allagamenti, l’altra emergenza riguarda la pineta e le condizioni degli alberi, resi pericolanti dal terreno ammorbidito dall’acqua. Domenica notte un pino è caduto sul viale dei Tigli e solo un miracolo ha evitato una tragedia. Il Comune ha previsto una verifica urgente di tutti gli alberi della città per evitare altri eventi simili.
Il sindaco Betti ha confermato l’intenzione di chiedere lo stato di calamità naturale. Gli uffici comunali stanno quantificando i danni che sicuramente ammontano a diverse centinaia di migliaia di euro.
Non va certo meglio negli altri Comuni della Versilia. A Pietrasanta Vitoio e i 25 residenti sono raggiungibili solo a piedi. A Valdicastello sono isolate 10 persone, tra Solaio e Città Giardino sono complessivamente 6 le famiglie evacuate.
A Camaiore è tornato sotto controllo il torrente omonimo e le porzioni di argine danneggiate sono state ripristinate. Il sindaco Del Dotto ha effettuato un giro in elicottero scattando alcune foto, in particolare alla frana sopra la strada per Pedona, allo smottamento sul torrente Lucese a Nocchi, e al movimento franoso sulla via di Contra.