Città in festa per il 25 aprile

Città in festa per il 25 aprile

Lorenzo Bertolucci

di Lorenzo Bertolucci

LUCCA - Il 25 aprile del 1945 l’Italia veniva liberata dall’occupazione nazifascita. 69 anni dopo, in uno dei periodi storici più difficili dal dopoguerra, l’Italia ricorda quei giorni e cerca di restare unita.

E’ stato come da tradizione Cortile degli Svizzeri, nel cuore di Lucca, ad ospitare la cerimonia principale della Liberazione, promossa da Comune, Provincia, Prefettura in collaborazione con le Associazioni combattentistiche, patriottiche e d’arma.
Accompagnati dalla banda Puccini di Nozzano Castello e di fronte allo schieramento militare, hanno sfilato i gonfaloni dei Comuni e in particolare quello di Castelnuovo insignito della Medaglia d’Oro al valor civile per i sei Comuni della Garfagnana e quello di S. Anna di Stazzema, decorato con la Medaglia d’Oro al Merito Civile per i sette Comuni della Versilia.
Il passaggio in rassegna dello schieramento quest’anno è stato affidato al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, al fianco del Prefetto Giovanna Cagliostro, del Comandante provinciale dei Carabinieri Stefano Fedele e del comandante della compagnia di Castelnuovo Paolo Volontè.
Le celebrazioni si sono dunque aperte con l’alzabandiera.
Tantissime le autorità che hanno partecipato alla mattinata. Oltre ai rappresentanti delle istituzioni civili e militari, anche i parlamentari lucchesi Raffaella Mariani e Andrea Marcucci. Dopo l’intervento di Walter Ramacciotti, presidente della Federazione Italiana Associazioni Partigiane, una bambina della scuola primaria Lombardo Radice ha letto un pensiero di Piero Calamandrei dedicato alla Costituzione.
Dunque gli interventi istituzionali del sindaco Tambellini e del presidente della Provincia Baccelli. Le celebrazioni di Cortile degli Svizzeri sono state chiuse dall’orazione ufficiale letta dal professor Umberto Sereni. Davvero molto intenso il suo discorso, più volte interrotto dagli applausi, concluso con un ricordo di Francesco Giuntoli e un saluto affettuoso a Lilio Giannecchini, in queste ore ricoverato in ospedale, chiudendo così di fatto una querelle che li ha visto opposti anche in tribunale.
Dunque la cerimonia si è spostata in piazza XX settembre, dove si trova il monumento dedicato ai caduti. Il prefetto Cagliostro e il ministro Giannini hanno deposto una corona d’alloro ai piedi della statua chiudendo le celebrazioni per il 25 aprile.