Tensione all’assemblea sull’elettrodotto

Tensione all’assemblea sull’elettrodotto

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Si è conclusa con un niente di fatto l’assemblea pubblica in cui Terna avrebbe dovuto illustrare i dettagli del progetto del nuovo elettrodotto. Tensione tra alcuni partecipanti ed il sindaco.

Un muro contro muro difficilmente superabile. Questo è ciò che è emerso dall’affollata assemblea pubblica svoltasi alla scuola Custer de Nobili di santa Maria a Colle, dove Terna ha presentato alla cittadinanza i dettagli del contestato progetto di realizzazione di una nuova stazione elettrica in una cava dismessa di Balbano da cui dovrebbero partire due nuovi elettrodotti. Da una parte infatti i tecnici di Terna che hanno illustrato le ragioni del progetto, giustificandolo con una crescente richiesta energetica della provincia di Lucca e con l’esigenza di spostare la linea che attraversa Maggiano su una zona meno densamente popolata, e dall’altra i proprietari dei terreni e delle abitazioni interessate dal nuovo percorso del tracciato. Un progetto ancora in fase valutativa e, secondo Terna, passibile di miglioramenti.
Difficile però convincere i rappresentanti dei comitati, che rischiano di vedersi sorgere davanti casa dei nuovi tralicci e che sono estremamente preoccupati sia da un punto di vista della salute, che da quello di svalutazione delle proprietà immobiliari. Una richiesta forte, da parte dei cittadini, è stata inoltrata all’amministrazione comunale.
Momenti di tensione però quando al sindaco è stato contestato di essere a conoscenza del progetto ma di averlo taciuto alla cittadinanza. Un segnale di quanto difficile sia la concertazione anche all’interno dello stesso comitato, che da una parte chiede l’intervento del Comune e dall’altra lo contesta. Nel corso della serata è stata presentata ai tecnici di Terna anche la relazione eseguita da uno studio tecnico incaricato dalla famiglia Marcegaglia di occuparsi della questione, dato che uno dei figli ha una proprietà interessata dal tracciato. Alla fine però, le parti sono rimaste sulle medesime posizioni di partenza. Ancora 60 giorni per poter presentare osservazioni, e intanto si prepara il consiglio comunale aperto di lunedì sera per discutere le possibili soluzioni alternative.