Disabili al Porta Elisa, corsa contro il tempo

Disabili al Porta Elisa, corsa contro il tempo

Egidio Conca

di Egidio Conca

LUCCA - Adesso è corsa contro il tempo per realizzare la postazione per i tifosi disabili allo stadio Porta Elisa.

Dopo quanto accaduto domenica, con i supporters trasportati a braccio in tribuna per poter assistere alla gara, e dopo la denuncia di quanto accaduto da parte di NoiTv e del sito Gazzetta Lucchese, si cerca di correre ai ripari. I progettisti della ditta incaricata dalla Lucchese, lo studio Sgro, hanno annunciato che venerdì saranno in gradi di presentare un nuovo progetto. L’assessore comunale Celestino Marchini, ha assicurato tempi rapidissimi per reperire tutti i permessi necessari. Difficile, ma non impossibile, che la nuova struttura sia pronta per la prossima gara interna della Lucchese, il 5 ottobre.
Ma perchè domenica scorsa siamo dovuti arrivare allo stadio off limits per i disabili, tanto da meritare anche le attenzioni della Gazzetta dello Sport, che su questa vicenda ha pubblicato un articolo?
Nel caso specifico, perchè il progetto non è risultato conforme alle norme vigenti, che prevedono di separare la postazione per tifosi disabili dal campo di gioco con le stesse misure previste per i tifosi normodotati. Quindi, non si può usare per circondare la postazione una rete in tiranti metallici che potrebbero in teoria potre essere superati o scavalcati, ma bisogna prevedere un vetro anti sfondamento. Non solo per proteggere i tifosi da eventuale pallonate ma anche per evitare che qualcuno possa entrare in campo con intenzioni bellicose. Non tanti i tifosi con mobilità ridotta, ma soprattutto i loro accompagnatori. In questo senso quindi, la responsabilità della bocciatura del progetto è degli stessi progettisti, che non addossano responsabilità alla commissione di vigilanza.
Tutto chiarito, quindi, in termini di legge. Rimane il semplice fatto che la legge avvalla una situazione assurda a cui bisogna conformarsi. Le immagini che accompagnano questo servizio sono state girate a Liverpool, nell’ultima gara di Champions League. Un calciatore della squadra ospite segna e va a festeggiare con un tifoso in carrozzella, sistemato subito dietro i cartelloni pubblicitari, senza alcun tipo di barriere. Anche in questo caso è tutto a norma di legge. Ma l’assurdo, secondo voi, è a Liverpool o al Porta Elisa?