Tiene l’export dell’industria lucchese

Tiene l’export dell’industria lucchese

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Presentati i dati del rapporto congiunturale annuale dell'Associazione Industriali. Ancora luci ed ombre per l'industria lucchese, con un deciso calo nel settore edile, ma una ripresa dell'export.

E’ stato un altro anno decisamente critico per l’industria lucchese, e lo confermano i dati presentati all’associazione Industriali dalla presidente Cristina Galeotti affiancata dai responsabili dei diversi settori produttivi. Sebbene qualche timido segnale di un inversione di tendenza provenga sopratutto dai settori con forte propensione all’export, come – grazie al cambio favorevole Euro/Dollaro e all’andamento positivo dell’economia globale – quello che preoccupa maggiormente è il mercato interno, con un picco negativo del settore edile, che dal dicembre 2013 al settembre 2014 ha visto la chiusura di circa 90 imprese con una perdita occupazionale per quasi 1000 addetti. Dati preoccupanti, specialmente se affiancati a quelli del tasso di disoccupazione globale della provincia, passata dal 7,9% del 2012 al 9,6% del 2013 e delle ore di cassa integrazione autorizzate con un +66,5% per quella ordinaria e un +13% per quella straordinaria. Tra i settori trainanti si registrano l’alimentare e tabacco e quello elettronico, mentre una decisa flessione è stata riscontrata nel comparto nautico. Dati che, naturalmente, vanno letti tenendo presente l’eterogeneità del tessuto industriale provinciale, come dichiarato dalla presidente Cristina Galeotti.