Carrefour aperto fino a mezzanotte; i sindacati proclamano sciopero

Carrefour aperto fino a mezzanotte; i sindacati proclamano sciopero

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il supermercato Carrefour di San Vito dal 1 giugno estenderà l'orario di apertura; non più fino alle 21 ma fino alle 24. Ma i sindacati sono scesi sul piede di guerra.

Di seguito riportiamo il comunicato sindacale delle organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil.

“Un nodo spinoso quello che si sta creando a Carrefour Lucca, una situazione davvero difficile da gestire e più che altro da capire, una società da anni sul nostro territorio che da anni chiude bilanci in negativo, ora, con l’ultima scelta fatta, probabilmente andrà a perdere ancora di più e il futuro dei lavoratori diventa veramente incerto.
É la Filcams Cgil, Fisascat Cisl Uiltucs nelle persone dei segretari Umberto Marchi, Giovanni Bernicchi e Giovanni Sgrò a comunicare quanto sta accadendo, abbiamo avuto un incontro con la direzione del negozio e la dirigenza di Milano in data 27 maggio affermano, dove ci hanno comunicato ufficialmente la decisione dell’apertura serale del negozio di Lucca. Carrefour non chiuderà più alle 21,00, ma alle ore 24,00, un servizio che partirà con l’apertura del negozio dalle ore 07,30 fino alle ore 24,00 – ben 16 ore e mezzo di fascia di apertura per cercare di risollevare il negozio.
Impossibile sostiene Umberto Marchi della Cgil che si possa risollevare il negozio con l’apertura serale, abbiamo fatto oltre tre ore di trattativa per cercare di dissuadere la direzione aziendale da questa disgraziata decisione, ma non hanno voluto capire. Siamo arrabbiati e con noi i lavoratori che ieri 29 hanno partecipato all’assemblea sindacale tenuta nel punto vendita, solo poco tempo fa abbiamo
firmato un accordo sulle domeniche, un accordo che doveva risollevare l’azienda non prendendo più, o in maniera marginale i lavoratori interinali. L’accordo in sostanza, doveva servire a garantire le aperture domenicali con personale Carrefour, quindi anche i part-time per risollevare la società avevano dato la loro disponibilità per 12 mesi a lavorare almeno 16 domeniche a testa. Quest’operazione consentiva alla società un risparmio importante, ora la doccia fredda: ci hanno comunicato l’apertura serale dal 1 giugno afferma Sgrò della Uil, anzi ci hanno detto che dovevamo essere soddisfatti, volevano aprire 24/24 e su questo punto, ci asteniamo da commenti. San Vito come Torino. Si perché a Torino corso Monte Cucco, stanno aperti h24, un iper dove ci dicono vanno anche la notte a fare acquisti con le pantofole. Noi pensiamo che a Lucca qualche topo si metta le scarpe da ginnastica per fare “man bassa” di prodotti e correre più forte con la refurtiva. L’iper di Torino è attorniato da palazzi immensi, noi di campi. Si apre la sera dando disservizi, incredibile, vogliono attirare clienti senza offrine niente. Il risparmio che doveva portare l’accordo sindacale, passava dall’utilizzo del proprio personale, invece
nuovamente e contrariamente a quanto stabilito, Carrefour prenderà lavoratori interinali spendendo soldi preziosi che servivano per salire la china. E’ inaccettabile afferma Bernicchi Cisl, con le aperture domenicali, pensavano di avere più clienti ma il bacino di utenza non cambia, se non rinnoviamo contratti non ci sono soldi da spendere, quindi abbiamo solo spalmato su 7 giorni i clienti e qui
ammesso che accada, succederà la stessa cosa, spalmeremo i clienti su una giornata di oltre 16 ore, ma non faremo certamente profitti. L’assemblea dei lavoratori riunita ieri con le RSU e le Organizzazioni Sindacali, hanno indetto una prima giornata di sciopero per il 1 giugno giorno dell’apertura e la seconda giornata affermano i sindacalisti, la faremo il 2 giugno abbinandola allo sciopero indetto per la Festa della Repubblica, sciopero poiché il personale si è sentito beffato per l’accordo firmato e non rispettato, sciopero di solidarietà ai lavoratori interinali che si devono prestare a tutti gli orari per poter lavorare, questa apertura serve solo a crearsi un alibi per far vedere che hanno provato a fare di tutto per rilanciare l’ipermercato lucchese, ma non avendo risultati positivi, prenderanno la decisione di abbandonare Lucca con il conseguente licenziamento di oltre 140 persone. Noi a questo gioco non ci prestiamo e non accettiamo neppure minacce per aperture di mobilità, se realmente viene aperta, significa che avevamo ragione”.