Il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale

Il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Bene l'export e la caduta del PIL si sarebbe arrestata. Questo secondo i dati raccolti dalla Banca d'Italia nel rapporto presentato presso l'IMT. Per l'economia della nostra provincia è ancora fondamentale l'apporto del settore cartario.

E’ stato presentato presso la scuola di alta formazione IMT, il rapporto della Banca d’Italia sull’economia regionale nel 2014. Secondo i dati raccolti, il calo della produzione industriale è stato meno intenso rispetto all’anno precedente, anche grazie al miglioramento della domanda interna, soprattutto per quanto riguarda le medie e grandi imprese, mentre persiste una grossa criticità per le piccole e medie imprese. Ancora una volta a trainare l’economia regionale è stato l’export, con un aumento delle esportazioni verso le economie asiatiche emergenti e gli Stati Uniti, a fronte di una diminuzione dei flussi verso la Russia. Permane una costante flessione per quanto riguarda il comparto edile, interessando anche le materie prime e il numero degli occupati. Per quanto riguarda il credito, la domanda è tornata a crescere e le condizioni di offerta si sono stabilizzate, le industrie hanno risentito positivamente dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e le famiglie sono tornate a richiedere mutui per l’acquisto di abitazioni. In linea generale, secondo la Banca d’Italia, il trend regionale avrebbe registrato una dinamica migliore rispetto a quella del complesso del paese. All’interno di questo quadro, l’economia della nostra provincia continua a beneficiare della crescita del settore cartario, vero e proprio motore trainante per l’intera economia provinciale, come confermato dal presidente della Camera di Commercio di Lucca.