E’ allarme per gli infortuni mortali sul lavoro

E’ allarme per gli infortuni mortali sul lavoro

Guido Casotti - casotti@noitv

di Guido Casotti - casotti@noitv

PROV DI LUCCA - I dati emersi negli ultimi giorni circa gli infortuni mortali sul lavoro sono a dir poco agghiaccianti. La Fillea CGIL della provincia di Lucca manifesta preoccupazione soprattutto per i settori dell'edilizia e del marmo.

 

Allarme e preoccupazione nel mondo del lavoro per i ridondanti infortuni, purtroppo spesso anche mortali. In tal senso agosto è stato un mese tremendo. Secondo quanto riporta l’Osservatorio Indipendente di Bologna gli infortuni mortali sono stati infatti  addirittura 68, compreso quello che è costato la vita sabato scorso ad un cavatore di Carrara sulle Alpi Apuane. Anche la FIilea Cgil della provincia di Lucca è estremamente preoccupata per la rinnovata sequela di infortuni gravi e mortali che riguarda il settore delle costruzioni, e in particolare il mondo dell’edilizia (nei giorni scorsi è caduto un muratore da un ponteggio in Versilia), e del marmo. I dati a livello nazionale e locale sono agghiaccianti: da luglio ad oggi in Italia in questo settore sono morte 31 persone. Ecco perchè al di là delle parole si deve cercare di arginare questa pericolosa tendenza. E’ quasi certo che attenendosi con rigore alle disposizioni di sicurezza diverse tragedie potrebbero essere scongiurate. Capita spesso che nel nome della produttività e con la scusa di antiche e sbagliate abitudini, si vada incontro a spiacevoli e tragiche conseguenze. E qui entra in ballo anche la responsabilità di chi dovrebbe vigilare sul posto di lavoro per la sicurezza di tutti. Tra l’altro i settori del marmo e dell’edilizia sono molto faticosi e il clima torrido di questa estate non ha certamente aiutato: Chiaro che il rispetto normale del monte ore contribuirebbe a limitare gli infortuni e libererebbe al contempo posti di lavoro. Altro tasto dolente è quello dei controlli. Il servizio di prevenzione della Asl12 avrebbe ridotto sensibilmente le ispezioni. Da capire se tutto ciò sia legato al taglio del personale: da 20 a 10 unità in 5 anni. L’auspicio è che la regione reintegri quanto prima in maniera adeguata un servizio essenziale. Quando si parla di sicurezza sul lavoro l’attenzione deve essere sempre massima.