Una Virtus fantastica, anzi…d’Oro

Una Virtus fantastica, anzi…d’Oro

Guido Casotti casotti@noitv

di Guido Casotti casotti@noitv

ATLETICA - A Jesolo la Virtus CR Lucca si è davvero superata conquistando uno storico settimo posto, miglior risultato di sempre nelle finali Oro. Ma la squadra del DT Matteo Martinelli ha palesato soprattutto grande carattere anche alla luce di alcune assenze pesanti. Ora si guarda al futuro con rinnovato entusiasmo.

 

E’ finita così. Sul prato dell’Armando Picchi di Jesolo la Virtus si è goduta un fantastico settuimo posto che alla luce di qualche assenza pesante si può considerare davvero un traguardo magnifico raggiunto dalla squadra del DT Matteo Martinelli e di un raggiante presidente Adriano Montinari. 55 punti, 8 in più del 2014, e nonostante assenze vedi Vianello ma soprattutto Jacobs che potevano lanciare la Virtus davvero alle soglie del podio. Proviamo allora a fare le pagelle alla squadra virtussina ora che i giochi sono fatti e che la finale Oro 2016 è già garantita. Allora, il voto più alto (8) lo meritano indiscutibilmente Luca Giangravè, Hosea Kisorio Kimeli e Michele Speri. Giangravè è stato magnifico portando complessivamente 10 punti: 3 sui 400 e 7 sui 400 ostacoli, la sua specialità dove si è dovuto inchinare solo all’atleta della Riccardi Milano. Il keniano Kisorio addirittura 13 dato che ai 7 del 2° posto sui 3000 siepi ha saputo aggiungere i 6 sui 5000 metri. Un Kisorio sinonimo di garanzia assoluta. Sulle siepi, e gli diamo un bel 7, si è distinto anche il giovanissimo Said ettaqy, quinto assoluto  miglioramento cronometrico e contributo di 4 punti alla causa. Poi Said si è sacrificato anche sui 5000. Che dire poi di un monumentale Michele Speri ? L’atleta di Desenzano sul Garda, allievo di Giulio Ciotti, è salito nell’alto fino a 2,06 col nuovo primato personale e ha ottenuto un quinto posto che vale come una vittoria. Un bel 6,5 lo diamo con piacere anche alle due staffette: sia la 4×100 che la 4×400 dove si è in parte ritrovato Alessandro Orsi, non al meglio della condizione fisica e sottotono nella gara individuale. Stesso voto che attribuiamo allo stoico Giuseppe Marchiselli nella marcia 10 chilometri. Una formidabile gara tattica con recupero nel finale e settimo pooto finale. Chapeau. Un bel 6 di stima e di incoraggiamento, fate voi, a tuti gli altri con una citazione partcolare per due giovani. Nell’asta Pietro Damiani si è trovato a sostituire all’ultimo momento Vianello e ha provato a fare del suo meglio; nel mezzofondo Marco Scantamburlo è piaciuto più sugli 800, forse la sua vera distanza, che non sui 1500. Infine un bel 10  e lode a tutta la società: dal presidente Montinari a tutti gli altrri dirigenti e al DT Matteo Martinelli che dopo anni di sofferenza una gioia così se la meritava davvero tutta…