Sanità, i comitati lucchesi ai cittadini: “Raccontate i vostri disagi”

Sanità, i comitati lucchesi ai cittadini: “Raccontate i vostri disagi”

Redazione

di Redazione

LUCCA - I comitati lucchesi, all'attacco contro la Regione che vuole evitare il referendum sulla riforma sanitaria, aprono un canale di comunicazione diretto con i cittadini per conoscere i loro disagi.

Foto di gruppo per la rete dei comitati lucchesi per il diritto alla salute. Sono i promotori della raccolta di firme che sta mettendo paura alla Regione, quella con cui si chiede un referendum per stoppare la legge 28 sulla sanità, che dispone l’accorpamento delle Asl. L’idea del referendum è partita da Lucca, dal compianto Raffaello Papeschi, è stato ricordato nel corso della conferenza stampa organizzata all’Hotel Guingi. In venti giorni sono state raccolte 56mila firme, superando di gran lunga il quorum necessario di 38mila firme. Adesso però la Regione vuole evitare il referendum con un artificio formale: abrogando la legge oggetto del referendum e trasferendo le disposizioni su un’altra legge, che verrebbe approvata il prossimo 15 dicembre.

I comitati la definiscono una truffa antidemocratica e denunciano ancora una volta la sistematica distruzione del servizio sanitario regionale a vantaggio della sanità privata. In particolare secondo i comitati il cittadino viene ormai escluso da qualsiasi possibilità di partecipazione ai processi decisionali. Per questo la rete lucchese ha deciso di creare una serie di contatti diretti per far raccontare ai cittadini le loro esperienze con i servizi sanitari locali: il numero di telefono 334 5813545, la mail fierucola@yahoo.fr e la pagina facebook Lucca per una sanità migliore.

I comitati hanno inoltre sottolineato ancora la mancanza dei posti letto promessi al San Luca e per le cure intermedie e i tempi di attesa troppo lunghi per gli esami diagnostici per i quali a volte le liste di attesa vengono bloccate. Ed hanno annunciato un presidio di protesta a Firenze nel giorno fissato per l’approvazione della legge antireferendum.