Il drammatico racconto del gioielliere rapinato

Il drammatico racconto del gioielliere rapinato

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Aldebrando Del Pecchia, il gioielliere vittima della rapina avvenuta nel suo negozio di Nave martedì sera, racconta ai nostri microfoni i drammatici momenti dell' assalto di un commando di 3 uomini incappucciati che lo hanno percosso per farsi aprire la cassaforte.

Stamani (mercoledì), ha aperto regolarmente la sua gioielleria a Nave sulla via Sarzanese, Aldebrando Del Pecchia, il gioielliere vittima di una brutale rapina da parte di tre uomini la sera di martedì. Ancora vivo il ricordo di quei drammatici minuti, quando il commando di uomini incappucciati è entrato nel suo negozio all’ora di chiusura svuotando le vetrine e intimandogli di aprire la cassaforte sotto la minaccia di una pistola. Ma nonostante il forziere sia dotato di serratura temporizzata, i malviventi si sono accaniti sul gioielliere colpendolo ripetutamente col calcio della pistola, finchè l’uomo non è riuscito a reagire facendo desistere i ladri che si sono dati alla fuga.

 

Ancora da quantificare il valore totale del bottino che i ladri sono riusciti ad arraffare, così come sono ancora al vaglio dei carabinieri che stanno svolgendo le indagini, le testimonianze di quanti hanno assistito alla rapina. Il signor Del Pecchia era già stato protagonista di una rapina analoga quattordici anni fa, nel 2002, quando il negozio si trovava nella vecchia sede all’angolo con via dell’amore. Anche in quel caso i banditi lo picchiarono per ottenere i gioielli.