Lucca, torna a crescere il numero delle imprese che aprono i battenti

Lucca, torna a crescere il numero delle imprese che aprono i battenti

Redazione

di Redazione

LUCCA - Per Lucca l’anno 2015 si è chiuso con una lieve risalita della natalità imprenditoriale. Aumenta quindi il numero delle imprese che aprono i battenti sul territorio.

Un dato che lascia intravedere i primi tenui segnali di ripresa dell’economia provinciale, anche se permangono preoccupazioni per il comparto artigiano e per l’aumento delle imprese con procedure in corso.

Sono i primi dati che emergono dal rapporto della Camera di Commercio di Lucca. A fine 2015 le sedi di impresa registrate in provincia di Lucca sono risultate 43.294, valore incrementato dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Dopo 4 anni di trend negativo e’ quindi finalmente maggiore il numero delle imprese che aprono rispetto a quelle che chiudono. Dall’esame dei dati emerge che la riduzione delle imprese attive ha interessato particolarmente il settore delle costruzioni secondo settore economico della provincia con 6.697 imprese attive, che ha perso ben 202 unità nell’anno (-2,9%). All’interno del comparto industriale il numero di imprese manifatturiere è diminuito di 46 unità (-1,0%), portandosi a quota 4.362 unità a fine 2015.

E’ tornata invece in positivo l’agricoltura, con un incremento del +2,2% (+54 imprese) per un totale di 2.532 imprese attive in provincia al 31 dicembre 2015. Il comparto dei servizi, cresciuto complessivamente di 41 unità (+0,2%) a quota 23.151 imprese attive, evidenzia invece andamenti eterogenei: il commercio, che racchiude il più elevato numero di imprese attive a livello provinciale (9.753 a fine 2015), ha fatto registrare in corso d’anno una flessione limitata a 19 unità, per un tasso di variazione del -0,2% rispetto al 2014. Le attività di alloggio e ristorazione, con 3.443 imprese attive, hanno evidenziato un lieve aumento (+8 unità, +0,2%), mentre per le attività immobiliari (2.293 imprese) si è registrata una leggera diminuzione (-11, -0,5%).

Positivo invece l’andamento delle altre attività di servizi (1.728 imprese attive), in aumento di 18 unità (+1,1%), mentre le attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese sono salite a quota 1.324 grazie ad un incremento di 64 unità (+5,1%). In contrazione le attività professionali, scientifiche e tecniche (956 unità) che perdono 17 imprese per un tasso di variazione del -1,7%, le attività di trasporto e magazzinaggio (923 unità) in flessione di 13 unità (-1,4%) e quelle operanti nei servizi di informazione e comunicazione (672) che diminuiscono di 7 unità (-1,0%).

Crescono a quota 906 le imprese che svolgono attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (+8 unità, +0,9%), mentre per le attività finanziarie e assicurative (858 imprese) l’andamento risulta stabile.

È proseguito anche nel 2015 il periodo di criticità che l’artigianato lucchese attraversa ormai dalla fine del 2008, quando il comparto aveva raggiunto la più elevata numerosità imprenditoriale con 14.747 imprese attive. Il trend negativo sembra non essersi ancora arrestato, e a fine 2015 la presenza artigiana in provincia è scesa a 11.908 imprese attive, con un’ulteriore flessione del -2,0% (-241 unità) rispetto al 2014.

Le imprese attive guidate da stranieri crescono a quota 3.780 a fine 2015, con un incremento del +2,3% (+85 unità) nel corso dell’anno, arrivando al 10,2% del totale imprese; la più elevata incidenza si rileva nei settori delle costruzioni (20,5%), nelle attività del noleggio, agenzie di viaggi, servizi di supporto alle imprese (20,2%) e nel commercio (11,6%).