Lucchese, gli esami finiscono a maggio

Lucchese, gli esami finiscono a maggio

Guido Casotti casotti@noitv

di Guido Casotti casotti@noitv

CALCIO LEGA PRO - Tre giorni di ritiro a Coverciano e poi la sfida di sabato ad Ancona. La Lucchese sta vivendo un'altra settimana davero intensa e complicata. Compito duro per il rientrante tecnico Baldini che dovrà ricompattare una squadra e un ambiente scossi dalle ultime vicende. Il D.G. Giovanni Galli ammette che tutti, compreso lui, sono sotto esame.

Il grande Eduardo diceva che gli esami non finiscono mai ma nel contempo ammoniva che ” A da passà a’ nuttata”. Beh, di questi tempi alla Lucchese van bene tutte e due le celebri frasi defllippiane. Prendete il DG Giovanni Galli che si ritrova come pochi nell’occhio del ciclone. Lui, il 58enne ex-portiere del Milan e della Nazionale, dopo aver spiegato i motivi che hanno portato all’esonero di Lopez e al clamoroso ritorno di Baldini, ammette a denti stretti che le rimanenti 11 partite che mancano da qui alla fine del campionato saranno davvero decisive per tutti. E in tutti i sensi. Galli si attende una sollecita e logica reazione d’orgoglio da parte della squadra. Intanto la Lucchese, forse anche in modo saggio, è stata portata lontano da Lucca. Tre giorni di ritiro al Centro Tecnico Federale di Coverciano per preparare nel migliore dei modi la difficile trasferta di sabato pomeriggio (ore 15) ad Ancona contro la formazione marchigiana che occupa pur sempre il quarto posto in classifica, che con adeguato punteggio può significare anche playoff. Baldini deve rimettere insieme i cocci dopo un periodo davvero tribolato infarcito da prestazioni perlomeno deludenti. Tra l’altro nel match di andata (era il 17 ottobre) la Lucchese, ancora guidata proprio da Baldini, incappò in una delle tante giornate storte di questo campionato. I rossoneri furono sconfitti 2 a 1 da un Ancona tanto tonico quanto cinico che si portò sul doppio vantaggio già nel primo tempo grazie alle reti di Cognini e Lombardi. Il gol di Pozzebon su rigore al quarto d’ora della ripresa servì solo a riaccendere inutili speranze di una rimonta che non si concretizzò. Sabato nel catino del monumentale Del Conero Nolè & C. avranno il compito di provare a riscattare anche quella sconfitta.