Elettrodotto, i comitati: “Basta con il muro contro muro, lavoriamo sull’opzione 2”

Elettrodotto, i comitati: “Basta con il muro contro muro, lavoriamo sull’opzione 2”

Redazione

di Redazione

LUCCA - Il muro contro muro non paga. Se i Comuni continueranno solo a dire solo no alle proposte di Terna, finirà che ci beccheremo il tracciato peggiore dell'elettrodotto La Spezia - Acciaiolo.

Lo hanno detto nel corso di un incontro i comitati che si battono da anni per la tutela della salute e dell’ambiente: il comitato Maggiano – Nozzano, il Chiatri – Puccini, l’associazione Insieme per Maggiano, la Fulgor Stabbiano, l’associazione Castello di Nozzano e i residente “Le Cateratte”.

Continuare a dire no e basta diventa pericoloso, si rischia alla fine di lasciare campo libero a Terna. I comitati hanno quindi individuato una variante tra quelle proposte da Terna che potrebbero essere la meno impattante, con i dovuti aggiustamenti. Sarebbe il secondo dei progetti presentati all’open day di qualche settimana fa, che è quello intermedio tra la situazione attuale e la prima variante presentata da Terna. Tra le modifiche proposte dai Comitati, c’è il riposizionamento di alcuni tralicci, per allontanare la linea dagli abitati di Chiatri e la salvaguardia dei siti di interesse storico e architettonico.

I comitati chiedono presenteranno ai Ministeri a Terna e agli altri soggetti coinvolti quella che ritengono l’alternativa migliore e chiedono ai Comuni interessati, Camaiore, Massarosa, San Giuliano, Vecchiano e Lucca di seguirli su questa strada.

Sopra tutto questo c’è la salvaguardia della salute. Nel percorso di valutazione dei rischi di insorgenza di patologie come i tumori, la commissione sanità del senato si è posta l’obiettivo di limitare a 0,4 microtesla l’impatto elettromagnetico. Ma la situazione nella zona dell’elettrodotto è ben diversa.