Jacobs fa sognare, ma la Virtus ha gli incubi

Jacobs fa sognare, ma la Virtus ha gli incubi

Guido Casotti casotti@noitv

di Guido Casotti casotti@noitv

ATLETICA - Il grandissimo risultato del'italo-americano sui 100 metri (10"42) conforta ma non distoglie l'attenzione dalla preoccupante serie di infortuni che ha colpito la Virtus. Alla vigilia ormai della prima prova della fase regionale di Arezzo la situazione per il DT Matteo Martinelli è tutt'altro che rosea.

 

La Virtus sogna con Marcel Jacobs protagonista sabato scorso di un magnifico 10″42 sui 100 metri nel meeting di Palmanova. Ma la Virtus vive anche l’incubo di doversi presentare alla prima prova della fase regionale dei campionati di società di Arezzo con una squadra assolutamente rabberciata e falcidiata dagli infortuni e da altre disavventure. Andiamo con ordine. Marcel Jacobs Lamont (nella foto) è la certezza anche se dovrà limitarsi ai 100 metri dove però, vedi risultato suddetto, può portare tanti punti preziosi alla causa virtussina. In realtà la squadra costruita da Matteo Martinelli e dal presidente Adriano Montinari è molto competitiva ma dovrà rinunciare a diversi elementi ed altri non saranno al top. Assenze sicure sono quelle di Orsi sui 400 metri e di Puccini, che stenta a trovare una condizione di forma apprezzabile, nel giavellotto. Out anche Said Ettaqy che non potrà dare il suo contributo sulle siepi anche se il giovane atleta di Gallicano è proiettato in prospettiva sui 5000. Da verificare le condizioni fisiche di Luca Giangravè, altri punto di forza della squadra lucchese, debilitato da una brutta influenza. l’atleta massese risponderà presente ma è chiaro che non sarà al 100%. Davvero un peccato perchè potrebbe, si spera potrà, fare ottime cose sia sugli ostacoli che sui 400 piani. Il resto della squadra è pronta  e combattiva, secondo una filosofia che ha portato agli eccellenti risultati di questi anni. Fortuna vuole che visto il settimo posto di jesolo, la Virtus può accontentarsi di fare 17.200 punti che comunque non sono pochi. Farli subito sarebbe ottimale anche se non sarà facile. Resterebbero poi altre due prove, ma è chiaro che la strada verso la finale Oro di Milano si complicherebbe. E non poco.