Profughi al lavoro per riaprire i sentieri all’Oasi del Bottaccio

Profughi al lavoro per riaprire i sentieri all’Oasi del Bottaccio

Redazione

di Redazione

CAPANNORI - Decine di profughi ospitati nelle strutture locali hanno partecipato al progetto di manutenzione e cura dell'Oasi del Bottaccio, del bosco del Tanali e del Lago della Gherardesca.

Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Consorzio di bonifica Toscana Nord, i Comuni di Capannori e Bientina, Legambiente di Capannori e Piana lucchese e Valdera e WWF.

I migranti, guidati dai volontari, hanno intrapreso la ripulitura di due direttrici dell’Oasi, lavorando di buona lena.

Sul posto anche l’assessore regionale Vittorio Bugli. E’ stata la Regione infatti a lanciare il progetto “Aree umide per l’inserimento dei migranti” , un progetto che sta attirando l’interesse dei mezzi di comunicazione nazionali e che mira ad impiegare in attività utili i tanti profughi ospitati in Toscana.

Questa è un attività con la quale i profughi sperano di poter essere utili, e di poter inserirsi lavorativamente in qualche modo.