La crisi senza fine del Ghiviborgo, ora fanalino di coda

La crisi senza fine del Ghiviborgo, ora fanalino di coda

Guido Casotti

di Guido Casotti

CALCIO D - Nonostante il cambio di allenatore continua la lunga striscia negativa del Ghiviborgo battuto nettamente in casa (1-3) anche dalla Lavagnese. Al di là di qualche assenza la squadra di Amoroso ha mostrato la corda e notevoli limiti tecnici e caratteriali. Tanto lavoro attende il neotecnico. Domenica prossima trasferta a Finale Ligure.

 

Sul Bui di San Giuliano Terme splende il sole e la temperatura è quasi primaverile, ma sul Ghiviborgo continua a piovere sul bagnato e il barometro del campionato segna…tempesta. Neppure il cambio di allenatore, da Marmorini ad Amoroso passando per il breve  interregno di Contadini, ha ridato slancio e punti alla formazione biancorossoazzurra, nell’occasione in maglia gialla, battuta inesorabilmente a domicilio anche dalla veloce e frizzante Lavagnese. Detto dell’attenuante di qualche assenza (vedi Calistri e Cristiano) In realtà è davvero complicato trovare argomenti positivi nel giudicare la prova di Angeli & C. se non una buona applicazione tattica almeno per un’ora abbondante. Ma di gioco e di una fase propositiva l’ombra o poco più. Eppure la bella rete di Russo aveva illuso che fosse finalmente giunta l’ora della tanto agognata svolta ed invece nella ripresa gli ospiti hanno preso il sopravvento segnando tre reti e inchiodando lo stesso Amoroso ad una cruda realtà.

Ora non rimane che rimboccarsi le maniche cercando di risollevarsi da una situazione davvero difficile, per non dire complicata come testimonia lo scomodo ultimo posto in classifica. Il calendario propone per domenica prossima la trasferta di Finale Ligure contro una squadra ringalluzzita dalla vittoria nel derby di Sestri Levante e dal terzo posto in classifica. Insomma, un impegno severo che questo Ghiviborgo dovrà affrontare con determinazione e tanta voglia di riscatto..