Artigiani contro le ordinanza antismog: “Servono solo ad impedirci di lavorare”

Artigiani contro le ordinanza antismog: “Servono solo ad impedirci di lavorare”

Redazione

di Redazione

LUCCA - La Confartigianato si schiera contro le ordinanze antismog emesse dai comuni della Piana. "Non servono a far abbassare l'inquinamento - si legge in un comunicato - e in compenso impediscono la circolazione ai piccoli imprenditori che non possono permettersi di acquistare mezzi di nuova generazione".

Questo il comunicato della Confartigianato.

“Nei Comuni della Piana, c’è il divieto di transito fino a lunedì 19 dicembre p.v., per tutti gli autoveicoli diesel euro 0, 1 e 2.

C’è anche il divieto di accensione dei caminetti ove questi non rappresentino l’unico sistema di riscaldamento.

Il provvedimento, ormai in vigore da diversi giorni non ha sortito gli effetti sperati e le pm 10 rimangono al di sopra del livello di guardia e così si prosegue nel blocco della circolazione.

Si apprende inoltre che i Comuni della Piana non hanno coinvolto gli autoveicoli euro 3 per non andare ad interferire sulla circolazione di mezzi e persone che caratterizzano questo periodo dell’anno in cui tutti o quasi si spostano per fare acquisti o si muovono per motivi legati alle festività di Natale.

La Confartigianato condivide, che i Sindaci si preoccupino del buon andamento delle vendite da parte dei commercianti e che vogliano consentire la circolazione dei cittadini per gli acquisti.

Ma chi deve lavorare, piccoli imprenditori, quali edili, giardinieri, idraulici, impiantisti, ecc. che non hanno mezzi nuovissimi, anzi spesso e volentieri hanno camion o furgoni vecchi, euro 0 o 1, perchè non possono permettersi di cambiarlo ed acquistarne uno nuovo, come fanno a svolgere la loro attività? Spesso, infatti, pur con tutta la buona volontà, sono mezzi ai quali non si possono applicare dispositivi (filtri) antinquinamento.

Di loro nessuno si preoccupa. Eppure il momento che stanno vivendo è drammatico, il lavoro scarseggia, i clienti non pagano, e malgrado tutto questo le tasse, ed i vari impegni economici presi vanno rispettati.

Non è per fare polemiche inutili, ma ci piacerebbe sapere quanti controlli sono stati fatti sulle auto e quante le sanzioni elevate.

Lo stesso vale per i caminetti. Quante abitazioni sono state controllate e quante sanzioni elevate?

Eppure di comignoli che fumano se ne vedono diversi e, ci domandiamo, tutti provengono da caminetti in regola con la normativa contro l’inquinamento?

Sindaci è vero che avete delle responsabilità per ciò che riguarda la salute dei cittadini, ma le avete anche nei confronti degli imprenditori che tramite i tributi vi consentono di mantenere la macchina comunale. E allora ci chiediamo non sarebbe stato meglio prendere provvedimenti più restrittivi per minor tempo (es. targhe alterne, blocco totale del traffico) che non adottare soluzioni che, fin da subito ci sono sembrate dei palliativi troppo prolungati nel tempo?

Oppure non sarebbe meglio, visto che il fenomeno si ripresenta tutti gli anni, chiedere degli incentivi da parte della Regione Toscana per quelle aziende che vogliono cambiare i loro mezzi ed avere camion e furgoni che rispettano i limiti previsti per le emissioni inquinanti?

Se i problemi ci sono tutti quanti dobbiamo farcene carico e ripartire gli oneri in maniera più equa, tutelando la salute del cittadino, ma anche garantendo la possibilità di lavorare”.