L’ultimo saluto a Gabriele

L’ultimo saluto a Gabriele

Lorenzo Bertolucci -

di Lorenzo Bertolucci -

PORCARI - Tanta gente e grande commozione questa mattina a Porcari per i funerali di Gabriele, il piccolo di 22 mesi morto giovedì scorso a causa di una meningite fulminante.

 

Due palloncini, uno giallo l’altro rosso, simbolo della gioia e dell’infanzia. Quella gioia strappata da una terribile tragedia. Tanta gente e grande commozione questa mattina a Porcari per i funerali di Gabriele, il piccolo di 22 mesi morto giovedì scorso a causa di una meningite fulminante.

Attorno ai genitori del piccolo non solo i familiari e gli amici, ma anche semplici cittadini rimasti colpiti dalla disgrazia e il sindaco Alberto Baccini che in occasione delle esequie ha proclamato il lutto cittadino. L’improvvisa scomparsa di Gabriele ha lasciato sgomento e incredulità. Portato dal pediatra e poi in ospedale poche ore dopo la comparsa dei primi sintomi, il piccolo (che andava all’asilo nido) non ce l’aveva fatta nonostante l’immediato ricovero al Meyer di Firenze. A due giorni dalla tragedia, intervistato da Il Tirreno, il pediatra della famiglia ha spiegato che il piccolo non era stato ancora vaccinato, ma non per volontà dei genitori, bensì perché spesso malato; e così l’iniezione (di routine prevista intorno ai 13 mesi) era stata solo rimandata.

Tantissime le persone che hanno affollato la chiesa di San Giusto, strette in un immenso dolore e in un silenzio straziante rotto solo dalle poche, difficili, parole affidate al parroco Don Americo Marsili durante l’omelia e dall’applauso che ha accompagnato l’uscita della piccola bara bianca dalla chiesa.