La testimonianza di Aleppo alla Marcia della Pace

La testimonianza di Aleppo alla Marcia della Pace

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

LUCCA - Tradizionale Marcia per la giornata mondiale della Pace, organizzata dalla comunità di S.Egidio, che quest'anno ha visto la testimonianza di una famiglia di rifugiati siriani che hanno trovato accoglienza nella nostra città.

 

Anche a Lucca, in occasione del primo giorno dell’anno, si è svolta la tradizionale marcia per la Giornata Mondiale della Pace, giunta alla sua 50esima edizione. Promossa dalla consulta delle aggregazioni laicali, la marcia della Pace è organizzata nella nostra città dalla comunità di S.Egidio ormai da dieci anni. E proprio la chiesa in via S.Andrea è stato il punto di aggregazione dei partecipanti, che in questo 2017, hanno potuto comprendere a pieno il significato concreto di ciò che viene rappresentato in questa giornata. A portare la propria testimonianza è stato infatti Dikran Krikor, rifugiato siriano di Aleppo che ha raggiunto la nostra città due mesi fa con la sua famiglia grazie proprio ai corridoi umanitari organizzati dalla comunità di S.Egidio per le popolazioni colpite dalle guerre. Dikran ha voluto leggere in italiano un messaggio, nel quale racconta come è giunto a Lucca e ringrazia la città per l’accoglienza.

La marcia si è poi snodata per le strade cittadine fino a raggiungere la cattedrale, dove l’arcivescovo ha celebrato la messa. Inferiore però, rispetto allo scorso anno, la partecipazione alla marcia, un segnale preoccupante che è stato letto da molti come una sorta di assuefazione ai conflitti internazionali, e più in generale verso il dramma dei profughi e dei richiedenti asilo.