Renaio e la frana “dimenticata”

Renaio e la frana “dimenticata”

Luca Galeotti

di Luca Galeotti

BARGA - I residenti di Renaio si chiedono quando cominceranno i lavori per ripristinare la frana provocata dal maltempo nel 2014.

 

L’avvallamento della strada inizia qualche decina di metri prima, ma la frana sembrerebbe a prima vista abbastanza circoscritta e per il momento non troppo minacciosa. Il tutto si trova a poche centinaia di metri dal paese di Renaio, una manciata di case che sono l’ultimo avamposto del comune di Barga prima dell’Appennino tosco emiliano.
Un luogo dal fascino speciale, meta peraltro durante l’estate e la stagione dei funghi di centinaia e centinaia di visitatori, estasiati dalla bellezza di questo posto. Dove la gente vive e lavora a contatto con la montagna e le sue difficoltà e lo fa senza chiedere niente a nessuno. Nemmeno per questa frana che grava sulla principale strada di accesso al paese.
Esiste anche un altro tracciato che raggiunge Renaio, passando dalla val di Corsonna, ma da queste parti, dove nel periodo della brutta stagione si fa i conti puntualmente con ghiaccio, neve e frane sulle strade, avere a disposizione più di una via di collegamento con il fondovalle è basilare.
Il Comune di Barga, a quanto risulta, sarebbe alla ricerca di finanziamenti tramite i canali europei e regionali di difesa del suolo, per intervenire su un problema che merita di essere seguito con attenzione. Ma non è facile avere disponibilità di contributi a breve scadenza. La speranza però non manca e l’auspicio di tutti, da queste parti, è che presto una soluzione possa venire trovata.