Ecco la terra del Rally Adriatico, lo spettacolo è servito. Ucci contro tutti

Ecco la terra del Rally Adriatico, lo spettacolo è servito. Ucci contro tutti

Guido Casotti

di Guido Casotti

MOTORI - Tutti i tasselli del puzzle sono ormai al loro posto. Il 24° Rally Adriatico, in programma questo fine settimana, con quartier generale a Cingoli, cuore pulsante a Jesi (con il parco assistenza) e teatro delle sfide le armoniose colline che li abbracciano, é pronto allo start. Scandola, vincitore nel 2016, e Campedelli rilanciano la sfida al leader del CIR Paolo Andreucci.

 

Dopo la tragedia di tre settimane fa alla Targa Florio il Cir riparte con il 24° rally dell’Adriatico, prima prova dell’anno su terra. Sono 59, gli iscritti alla corsa, compresi i nove che hanno aderito alla gara “regionale”, proponendo tanta qualità di piloti e vetture, quasi il meglio dell’Italia che corre su strada. Punta alla cinquina di allori il veronese – ufficiale Skoda – Umberto Scandola, con la Fabia R5, in cerca ovviamente di punti pesanti nell’economia del campionato Italiano che lo vede in ritardo, e la cui classifica per adesso é in mano del nove volte Campione tricolore Paolo Andreucci. Il campione garfagnino affaincato alle note da Anna Andreussi su Peugeot 208 T16 R5 ufficiale é deciso a dare una svolta al trend non proprio positivo in questa gara negli ultimi anni (la sua ultima vittoria risale infatti al 2012). Con loro, punta al successo il giovane romagnolo Simone Campedelli, su Ford Fiesta R5, vincitore al Ciocco lo scorso marzo e grande esperto delle gare sterrate. Completa il plateau degli uomini “da tricolore” il siciliano Andrea Nucita, capace di grandi performance, anche lui con una Fiesta R5. Percorso più lungo rispetto alle passate edizioni, ciò per adeguarlo alle nuove normative Federali che prevedono dieci chilometri in più di distanza competitiva. Il programma prevede in totale 15 PS, nove per la prima tappa, con inserita anche la “piesse” spettacolo (l’ultima della prima giornata che terminerà dentro il crossdromo di Cingoli, che assegnerà il “Trofeo Andrea Dini” al miglior tempo assoluto siglato) e sei per la seconda. La distanza totale della gara é di 604,740 chilometri, di cui oltre 130 di prove speciali. Decisamente nutrita la pattuglia di equipaggi lucchesi al via. Oltre al suddetto Andreucci saranno in gara: Mattia Vita e Nicolò Gonella, Nicola e Jasmine Manfredi; Tommaso Ciuffi e Max Bosi; Luca Panzani e Federico Grilli, Stefano Martinelli e Pietro Brugiati. L’arrivo della corsa è previsto a Cingoli domenica alle ore 16.