Trent’anni di carcere all’assassino di Vania

Trent’anni di carcere all’assassino di Vania

Redazione

di Redazione

LUCCA - Al termine del rito abbreviato il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lucca Antonia Aracri ha condannato a 30 anni di reclusione Pasquale Russo, il 47enne che il 2 agosto scorso uccise Vania Vannucchi cospargendola di benzina e poi dandole fuoco.

 

Il pubblico ministero Piero Capizzoto aveva chiesto che fosse condannato all’egastolo e non e’ escluso che la Procura non intenda ricorrere in appello. La sentenza di condanna in contumacia, che prevede anche un risarcimento per le parti civili, e’ arrivata nel primo pomeriggio a seguito di un’udienza alla quale l’imputato non ha voluto partecipare rimanendo nella sua cella del carcere di Prato. Stando alle ricostruzioni della polizia la furia omicida dell’ex operaio della Manutencoop si scateno’ intorno alle 13 del pomeriggio. I due che avevano avuto una relazione chiusa da tempo, si incontrarono in un piazzale sul retro del vecchio ospedale. Lui doveva riconsegnarle il cellulare. Giorni prima infatti Russo si era introdotto di nascosto nella abitazione della donna, separata e madre di due figli. Poco dopo scoppio’ un violento litigio al culmine dl quale Russo – mentre la donna si allontanava – la cosparse di benzina e le dette fuoco per poi fuggire. Le urla di Vania Vannucchi richiamarono alcuni addetti dell’Ospedale che tentarono in ogni modo di salvarla. Fu lei stessa a fare il nome del suo assassino prima di essere trafserita all’ospedale di Cisanello dove morì il giorno seguente a causa delle ustioni che ne avevano devastato oltre il 90 per cento del corpo. In poche ore la squadra mobile chiuse il cerchio e l’uomo fu arrestato nella sua abitazione di Segromigno in Monte nel comune di Capannori. Confesso’ al termine di un lungo interrogatorio.