Lucchese-Pisa: cresce ancora l’attesa per il derby numero 97 della storia

Lucchese-Pisa: cresce ancora l’attesa per il derby numero 97 della storia

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

CALCIO C - Domenica (ore 14,30) si gioca l'attesisimo derby tra Lucchese e Pisa. Reduci dalla bella vittoria di Cuneo i rossoneri vorrebbero completare al meglio una settimana molto intensa. Lopez conserva ancora qualche dubbio anche se pare orientato a riproporre il 3-5-2.

Tanta voglia di derby e di una partita che si profile di altissimo interesse: sia sul piano tecnico-tattico ma ancora di più sotto il profilo delle emozioni e del pathos. Lopez lo aveva detto a suo tempo: vorrei vedere la “mia” Lucchese, la vera Lucchese in occasione del derby con il Pisa dell’8 orttobre. Ora ci siamo, domenica è dietro l’angolo e la corazzata neroazzurra sta per calare al Porta Elisa. In realtà la Lucchese ammirata sia contro il Piacenza, dove pure è arrivata una immeritata sconfitta, e quella corsara di mercoledì scorso a Cuneo hanno dato dimostrazione di aver raggiunto una bella coesione di gioco e una invidiabile amalgama. Insomma, di essere una vera squadra dove puoi cambiare anche qualche intreprete ma la fisionomia e la presenza sul campo non ne risentono più di tanto. Manca solo la rifinitura del sabato prima che il tecnico rossonero vari l’undici che cercherà di fermare il ringalluzzito e riemergente Pisa, squadrone nato e costruito per vincere il campionato e pieno zeppo di grandissime individualità ma la Pantera di questo scorcio iniziale se la può giocare con tutti. Scelte non facili per Lopez che sul piano tattico potrebbe tornare al 3-5-2. Detto che il Pisa non vince a Lucca dal 2005, l’ultimo successo della Lucchese è invece datato 21 marzo 2015. Fnì 2 a 1 per i rossoneri in una contesa che si decise nella ripresa. Lo Sicco sfruttò al meglio uno spunto sontuoso di Forte dalla destra e portò in vantaggio la Lucchese. Il pareggio del Pisa fu firmato da lì a poco dal centravanti Arma. E quando la partita sembrava ormai avviata sulla parità fu concesso invece un calcio di rigore che Forte trasformò dagli undici metri con assoluta freddezza mandando in visibilio un intero stadio. Una giornata che a ripensarci ancora fa venire i brividi…