Più controlli e meno incidenti: cave di marmo sotto la lente

Più controlli e meno incidenti: cave di marmo sotto la lente

Redazione

di Redazione

SERAVEZZA - Negli ultimi due anni i controlli nelle cave di marmo sono aumentati, in certi casi persino quadruplicati, e non ci sono più stati incidenti mortali. E' un quadro più sereno quello che emerge dal tavolo tecnico riunito alle Scuderie Granducali per fare il punto sul protocollo di sicurezza.

Un piano straordinario varato dalla Regione Toscana all’indomani dei tragici incidenti dell’aprile 2016 a Carrara e prorogato fino al 2020. Presente il Governatore Enrico Rossi, i sindaci apuo-versiliesi, i Procuratori di Massa e Lucca.  Altri 750mila euro sono stati stanziati per garantire geologi, ingegneri, personale Asl, forze dell’ordine e strumenti di ultima generazione. Obiettivo controllare il rispetto degli standard di sicurezza per i lavoratori, il corretto smaltimento della marmettola, dei ravaneti e delle acque reflue. La Asl in tutto nel 2017 ha rilevato 28 non conformità su 885 controlli in cava. 43 irregolarità nei laboratori, su 450 visite.

Il piano prosegue e presto tornerà a riunirsi a Seravezza. Ma sull’industria del marmo a preoccupare è anche l’ombra della criminalità organizzata, come affermato da un recento studio della Scuola Normale di Pisa.