Rifiuti, Rossi annuncia la svolta ambientalista della Toscana

Rifiuti, Rossi annuncia la svolta ambientalista della Toscana

Redazione

di Redazione

FIRENZE - Il governatore Enrico Rossi annuncia la svolta ambientalista per la Toscana. Il presidente della Regione ha detto in consiglio che entro giugno la giunta inizierà ad elaborare il nuovo piano dei rifiuti con un obiettivo ambizioso: innalzare la percentuale della raccolta differenziata dal 70 al 75% entro il 2023.

Il governatore Enrico Rossi annuncia la svolta ambientalista per la Toscana. Il presidente della Regione ha detto in consiglio che entro giugno la giunta inizierà ad elaborare il nuovo piano dei rifiuti con un obiettivo ambizioso: innalzare la percentuale della raccolta differenziata dal 70 al 75% entro il 2023 (tra l’altro su questo fronte Rossi ha citato Lucca e Capannori come esempi virtuosi). Su questo piano la Regione è pronta ad investire 30 milioni. Che serviranno anche per far nascere sei impianti per la biodigestione anaerobica, ai quali conferire circa 600mila tonnellate l’anno di rifiuti urbani.

Se da una parte la Regione vuole spingere ancora di più sulla raccolta differenziata, dall’altro vuole limitare al massimo l’uso delle “scorciatoie” rappresentato dalle discariche e dagli inceneritori, che tra l’altro costano anche di più, ha detto il presidente.

Ma questa posizione è già uno stop anche al progetto del pirogassificatore alla Kme? Non necessariamente, ha detto Rossi, perchè in qualche caso, come dicono i regolamenti europei, può essere necessaria la valorizzazione energetica per chiudere il ciclo produttivo.

Rossi ha inoltre espresso la volontà di innalzare da 200 a 400mila tonnellate annue la raccolta della carta, visto che solo il fabbisogno delle cartiere lucchesi ammonta a 1 milione di tonnellate.

Le opposizioni di centro destra in consiglio si sono dimostrate scettiche sulla effettiva volontà ambientalista del presidente. Il Movimento 5 Stelle ha sfidato Rossi a chiudere l’inceneritore di case Passerini. Al contrario il Pd, pur lodando le linee generali del piano, ha chiesto al governatore di dimostrare cifre alla mano come possa essere possibile chiudere l’inceneritore.