La provincia di Lucca è la maglia nera degli incendi in Toscana

La provincia di Lucca è la maglia nera degli incendi in Toscana

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

PROV. DI LUCCA - La nostra provincia si conferma leader nella poco edificante classifica degli incendi in Toscana. Solo nel mese di agosto sono stati infatti ben 16 i roghi che si sono sviluppati sul nostro territorio. L'ultimo, impetuoso e devastante, di poche ore fa alle pendici del Monte Serra. Parecchi degli incendisuddetti sono di origine dolosa.

 

Negli ultimi 5 anni nel mese di agosto si sono contati mediamente 120 incendi boschivi estesi su una superficie di 250 ettari; a livello statistico i dati 2018 sono, quindi, nettamente sotto media. Per quanto riguarda la distribuzione per province in questo mese il numero di incendi più alto si è avuto in quella di Lucca (16), seguita da Pisa (14) e Livorno (12).

Ripercorrendo l’estate a giugno gli incendi sono stati appena 11 in tutta la regione con 3 ettari di superficie boscata bruciata. Nel mese di luglio gli eventi registrati sono stati invece 56, con una superficie interessata dalle fiamme contenuta in appena 16 ettari. Più altalenante l’andamento del mese di agosto. I primi 15 giorni hanno confermato i numeri estremamente contenuti del resto dell’estate, ma nell’ultima decade del mese gli interventi di spegnimento da parte dell’organizzazione regionale antincendi boschivi sono sensibilmente aumentati e si sono anche verificati i primi incendi dell’anno con superficie superiore ai 5 ettari (circa 10 gli ettari andati in fumo a San Giusto di Compito). Ad oggi gli incendi boschivi del mese di agosto risultano in tutto 82 su una superficie boscata stimata in circa 62 ettari, in attesa dei rilievi ufficiali che forniranno le perimetrazioni definitive.

Anche in considerazion di quanto suddetto è stato posticipato al 10 settembre il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi e il conseguente divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale. La proroga di dieci giorni rispetto alla scadenza fissata dalla normativa regionale al 31 agosto si è resa necessaria a causa del mantenimento delle attuali condizioni di rischio, previste nonostante il passaggio di una perturbazione che dovrebbe interessare gran parte della regione nei primi giorni di settembre.