Andreucci fa la storia, è campione italiano rally per l’11esima volta

Andreucci fa la storia, è campione italiano rally per l’11esima volta

Redazione

di Redazione

MOTORI - Con il terzo posto ottenuto al Rally di Verona Paolo Andreucci e Anna Andreussi (Pugeot 208) hanno vito il CIR 2018. Gara prima aggressiva per il pilota garfagnino, poi piu' ragionata. Nella Ps 10 Andreucci denucia la presenza di due grossi massi dietro una curva cieca.... ma per fermarlo serve ben altro

Con il terzo posto ottenuto al Rally 2 valli di Verona Paolo Andreucci e Anna Andreussi (su Pugeot 208 T16 gommata pirelli hanno vinto il Campionato Italiano Rally 2018. Non ci sono piu’ parole per raccontare le gesta di un equipaggio che in questa stagione si è trovato anche a fare i conti con un bruttissimo incidente. Incidente che non ha comunque fermato Paolino e Anna che anzi hanno stupito tutti tornando a correre in brevissimo tempo. E così sono 11 i titoli tricolori. E non ci sono davvero piu’ aggettivi. A 53 anni Andreucci è ancora il piu’ veloce di tutti. Il piu’ bravo negli assetti. Il piu’ capace a gestire. Corre alcune prove come un ragazzino, poi quasi avesse in testa un cronometro – gestisce concedendo agli avversari solo i secondi che decide lui. A volte tre, a volte 4, che su prove lunghe anche piu’ di 10km diventano la sua forza. Anche a Verona il pilota garfagnino, ha fatto all’inizio gara d’attacco, poi ha gestito. E i suoi avversari per il titolo Campedelli, Scandola e Cruignola si sono dovuti inchinare alla coppia piu’ veloce di sempre. Per la cronaca con Campedelli fuori alla prima prova per problemi meccanici, il rally è stato vinto da Rossetti du Hyiundai i20. Al secondo posto Crugnola (Ford Fiesta). Piu’ staccato Scandola. Ottimo sesto posto per l’equipaggio lucchese Michelini-Perna su Skoda Fabia della Movisport. Da segnalare che nella Ps 10 Andreucci ha denuciato la presenza di due grossi massi dietro una curva cieca…. ma per fermarlo oggi serviva ben altro. E’ arrivato al traguardo con la stessa grinta famelica di sempre. Poi, tolto il caso, è tornato il solito Paolino, il piu’ amato, quello che anche quest’anno, con una macchina sulla carta inferiore, ha messo tutti dietro. Una fame di vittorie quasi atavica che – c’è da scommetterci – lo portera’ a riprovarci anche il prossimo anno. Ma d’altrocanto – visto che è ancora il piu’ forte – perche’ mai dovrebbe smettere?