Chiusura Spirale a Monsagrati, continua lo sciopero

Chiusura Spirale a Monsagrati, continua lo sciopero

Luigi Casentini

di Luigi Casentini

PESCAGLIA - C'è sconcerto e rabbia tra i 42 dipendenti della Spirale di Monsagrati, nata sulle ceneri della Rontani, che qua produce gli stivali in gomma del marchio Nora. L'azienda ha comunicato, inaspettatamente, la chiusura dello stabilimento e la delocalizzazione della produzione a Trento.

Forse l’unico caso italiano di delocalizzazione all’interno del territorio nazionale. La decisione è stata presa a seguito del piano di investimento concordato con l’azienda e la provincia di Trento che ha portato ad un investimento di 4 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento di Cinte Tesino dove verranno fatte 35 nuove assunzioni. In pratica si chiude Monsagrati per riaprire e riassumere in Trentino grazie ad un finanziamento pubblico.

Appena ricevuta la lettera di apertura delle procedure di licenziamento – senza nessuna ipotesi di cassa integrazione peraltro – i dipendenti sono entrati in sciopero e hanno indetto un’assemblea con i sindacati, le amministrazioni locali di Pescaglia, Camaiore e Lucca e la Regione Toscana. Occhi lucidi e tanta rabbia durante la riunione, nella quale lavoratori e sindacati hanno cercato di concordare quali mosse seguire nei prossimi giorni per evitare la chiusura dello stabilimento, anche se l’azienda, nella lettera, ha già specificato che questa decisione sarebbe l’unica prospettata, al termine della riunione è stato deciso di proseguire con lo sciopero di tutto il personale per l’intera settimana per poi ritrovarsi nuovamente in assemblea venerdì. Per mettere in evidenza questo vero e proprio dramma lavorativo – avvenuto peraltro senza nessun tipo di avvisaglia o calo di produzione – il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti ha indetto un consiglio comunale aperto per venerdì 19 ottobre, da tenersi all’interno dello stabilimento e al quale saranno invitate le amministrazioni interessate e tutta la cittadinanza.