Un monumento a Domenico Bertucci, un altro eroe…dimenticato

Un monumento a Domenico Bertucci, un altro eroe…dimenticato

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

PESARO URBINO - Domenico Bertucci, brigadiere dei Carabinieri che prestava servizio alla caserma di Sassocorvaro in Provincia di Pesaro Urbino, fu ucciso 74 anni fa. Il giovane proveniva da Poggio di Garfagnana e durante la seconda guerra mondiala si era distinto per “buon senso” e grande senso del dovere schierandosi a favore della popolazione locale. Era “ben voluto da tutti”.

 

Nonostante ciò il 9 giugno del 44 gli furono lanciate addosso due bombe a mano da un partigiano del luogo, che poi ammise la follia del proprio gesto che costò la vita al carabiniere, tra l’altro, il Bertucci, fu ucciso mentre ritornava da un incontro con i partigiani per evitare ancora una volta possibili rappresaglie sul paese. La sua storia, come tante altre, era stata dimentica da decenni, ricordata solo da un anonimo cippo posizionato nel luogo dell’assassinio, ma abbandonato all’incuria del tempo.

Sabato scorso con una cerimonia solenne voluta dal Comando provinciale dei Carabinieri e dall’amministrazione Comunale di Sassocorvaro è stato dedicato un monumento al giovane Carabiniere ricordato da molti come un eroe. Alla manifestazione, oltre alle autorità civili e militari locali, hanno partecipato tanti parenti giunti dalla Garfagnana con il sindaco di Camporgiano Francesco Pifferi in testa, e tra questi anche Giuseppe Terni, nipote di Domenico Bertucci, anche lui Carabiniere. Nel corso della manifestazione ha dedicato a Bertucci la “preghiera del carabiniere” ma anche una toccante lettera in ricordo dello zio che non ha mai conosciuto. Non è escluso, che in futuro Domenico Bertucci possa essere ricordato anche nella sua terra di origine a Poggio, giusto per far conoscere questa storia troppo frettolosamente dimenticata anche in Garfagnana.