Quattro rapine in un mese armato di spray al peperoncino: arrestato

Quattro rapine in un mese armato di spray al peperoncino: arrestato

Redazione

di Redazione

VERSILIA - Minacciava i commercianti con una pistola carica di spray al peperoncino e con un coltello per poi fuggire con i soldi che gli sarebbero serviti per pagare la droga

Minacciava i commercianti con una pistola carica di spray al peperoncino e con un coltello per poi fuggire con i soldi che gli sarebbero serviti per pagare la droga. Con lo stesso modus operandi in un mese aveva messo a segno quattro rapine, per un bottino di circa duemila euro. Fino alla notte di sabato scorso, quando i carabinieri di Lido di Camaiore lo hanno fermato mentre tornava a casa in bicicletta e lo hanno arrestato. In manette è finito Simone Nario, 38enne viareggino, già conosciuto alle forze dell’ordine per questioni legate al mondo della droga, e che ora deve rispondere di tre rapine perpetrate e una tentata, ai danni di diverse attività commerciali. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo è stato rintracciato  grazie alle segnalazioni fornite da alcuni cittadini subito dopo i colpi. Il primo risale al 4 dicembre 2018 ai danni di un fast food di  Lido di Camaiore dove il malvivente si è fatto consegnare circa 200 euro in contanti per poi darsi alla fuga. Il giorno dopo aveva provato a rapinare una paninoteca di Lido di Camaiore, dove, con il volto travisato e sempre con le stesse modalità era stato costretto alla fuga dai proprietari che sono riusciti a reagire e a cacciarlo dal locale. Poco lontano nella stessa sera ha rapinato  una ragazza mentre saliva nella propria auto parcheggiata in via del Fortino. L’ha avvicinata a volto coperto e, sempre armato di spray al peperoncino,  l’ha minacciata facendosi consegnare la borsa. L’8 dicembre l’uomo era tornato in azione e con il volto coperto da un passamontagna aveva messo a segno un’altra rapina in un discount di Viareggio, riuscendo a rubare 1200 euro in contanti. Messo alle strette dagli inquirenti il rapinatore seriale ha ammesso i colpi: “Dovevo comprare la droga” , ha confessato.  Per queso motivo il giudice gli ha concesso gli arresti domiciliari in una comunità terapeutica di recupero.