Le opere di Pietro da Talada arricchiscono la Valle del Serchio

Le opere di Pietro da Talada arricchiscono la Valle del Serchio

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

VALLE DEL SERCHIO - La Valle del Serchio e la Garfagnana sono molto apprezzate per le bellezze naturalistiche, per i prodotti che grazie alla sapienza dell'uomo questa terra dona , ma non solo. Infatti oltre a questo c'è l'aspetto storico culturale arricchito da elementi architettonici e bellissime chiese. Può anche capitare che all'interno di questi luoghi di culto si possano scoprire delle vere opere d'arte: segni artistici lasciati da grandi maestri di passaggio.

 

È il caso del Maestro di Borsigliana, dagli anni 80 conosciuto con il nome di Pietro da Talada, che ha arricchito alcune chiese con opere davvero di primissimo livello che, se fatte conoscere adeguatamente, posso trasformarsi anche in veri itinerari religiosi e culturali. Del maestro Pietro da Talada si sa davvero poco. E’ un pittore del ‘400 arrivato in Garfagnana da Talada, un piccolo borgo oltre l’appennino a due passi da Castelnuovo ne Monti. Ha lasciato opere in alcune chiese della provincia. Questa forse è la prima realizzata per la chiesa di Rocca di Soraggio che oggi si trova al museo Guinigi a Lucca; poi c’è il famoso e bellissimo trittico di Borsigliana che si trova dietro l’altare all’interno della chiesa di Borsigliana di Piazza al Serchio. Questa invece è l’opera più grande e più importante del maestro, nella bellissima chiesa di Vitoio di Camporgiano: due pale che raffigurano i santi Antonio e Pietro e San Giovanni e Domenico posizionati ai lati della bellissima Madonna con bambino in marmo realizzata forse da Nicolao Civitali figlio del più celebre Matteo. Ed ancora questa esposta nel Santuario a Corfino costruito proprio per ospitare la Madonna con bambino e questa è la bellissima Madonna in trono con bambino impegnato nella lettura di un sillabario che si trova all’interno dell’eremo di Capraia, oltre a queste un’altra pala esattamente uno pseudo trittico di grande pregio si trova nella chiesa di SS Maria Assunta di Stazzema. Questo maestro quattrocentesco grazie alle sue opere oggi può rappresentare anche un’opportunità turistica per la Valle del Serchio in quanto le chiese che ospitano le sue opere possono diventare meta di un percorso stabilito.