La città ricorda don Aldo Mei a 75 anni dal suo sacrificio

La città ricorda don Aldo Mei a 75 anni dal suo sacrificio

Redazione

di Redazione

LUCCA - Settantacinque anni dopo la sua morte, la città di Lucca si è ritrovata per ricordare don Aldo Mei, il parroco di Fiano fucilato il 4 agosto del 1944 dai tedeschi con l'accusa di aver dato rifugio ad un ebreo.

Tante persone si sono date appuntamento a Villa Bottini dove era in programma la proiezione in anteprima del documentario “Questa terra impastata di sangue”, che ripercorre la vita di don Aldo.

Prima della proiezione è stato il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini a spiegare i motivi che hanno reso profondamente attuale questa commemorazione.

Poi, il documentario, prodotto dall’Istito storico della Resistenza e dal comitato per le celebrazioni, composto dai comuni di Lucca, Capannori e Pescaglia. La regìa è di Stefano Ceccarelli, la sceneggiatura di Marco Brinzi, che è anche interprete, e di Luciano Luciani. Il video è impreziosito dai contributi degli storici Gianluca Fulvetti ed Emmanuel Pesi e dell’Arcivescovo di Lucca, Paolo Giulietti.

Dopo la proiezione, la serata si è conclusa con una fiaccolata che ha condotto i partecipanti al cippo fuori porta Elisa che segna il luogo della morte di don Aldo Mei. Una cerimonia toccante, alla quale erano presenti le autorità, religiosi e semplici cittadini. C’erano anche i camminatori di Ruota, arrivati a piedi dal paese natale di Don Aldo Mei. La cerimonia si è conclusa con la deposizione di una corona.