Piana di Lucca, incentivi per sostituire caminetti e caldaie a pellet

Piana di Lucca, incentivi per sostituire caminetti e caldaie a pellet

Redazione

di Redazione

FIRENZE - Incentivi per i residenti della Piana di Lucca per convertire gli impianti di riscaldamento a biomasse (caminetti o caldaie a pellet) con dispositivi meno inquinanti. E' quanto prevede la proposta di legge approvata all’unanimità in Consiglio regionale.

Incentivi per i residenti della Piana di Lucca per convertire gli impianti di riscaldamento a biomasse (caminetti o caldaie a pellet) con dispositivi meno inquinanti.

E’ quanto prevede la proposta di legge approvata all’unanimità in Consiglio regionale e illustrata dal presidente della Commissione Ambiente, Stefano Baccelli.

L’obiettivo della legge nel suo complesso è quello di migliorare la qualità dell’aria in due zone della Toscana attualmente sotto infrazione europea per l’eccessivo inquinamento: l’area fiorentina, per la produzione di biossido di azoto da traffico veicolare (e qui gli incentivi mireraranno a sostituire i veicoli maggiormente inquinanti); e poi la Piana lucchese, dove l’emergenza è dettata dalle Pm10, prodotte soprattutto, secondo i dati degli ultimi anni dalla combustione delle biomasse.

Invece che insistere solo sui divieti, la legge chiede alla giunta di istituire anche incentivi. Sulla Piana di Lucca, appunto dovranno servire ad abbattere la produzione di Pm10, sia per sostituire gli impianti di riscaldamento ma anche per l’acquisto impianti di triturazione o selezione, da utilizzare per smaltire gli sfalci senza doverli bruciare.

“Con l’approvazione di questa legge – ha detto Baccelli – incrementiamo non una politica dei divieti e delle tasse sull’ambiente, ma una politica degli incentivi: l’obiettivo è quello di stimolare una collaborazione tra cittadini e imprese tesa a migliorare la qualità dell’aria e a rispettare i parametri previsti dalla direttiva europea”.