Rotatorie e stadio in cambio di ampliamenti: ecco l’accordo con Coop e Conad

Rotatorie e stadio in cambio di ampliamenti: ecco l’accordo con Coop e Conad

Redazione

di Redazione

PIETRASANTA - E' stato presentato il nuovo accordo tra il Comune, Coop e Conad: le due varianti urbanistiche che consentiranno ai due supermercati sull'Aurelia l'ampliamento in cambio di opere pubbliche sono state ufficialmente presentate nella sala Mitoraj, dopo due anni di discussioni fuori e dentro il palazzo.

I progetti sono state illustrati dai tecnici delle due società insieme all’amministrazione comunale. Un accordo rivisto rispetto a quello preso dalla giunta Mallegni nel 2017. La Coop si ingrandirà con spazi alimentari di 2.500 mq totali occupando l’area oggi occupata dallo scheletro della ex Lorenzi. Altri 1.500 di spazi commerciali non alimentari saranno realizzati nell’attuale parcheggio. Conad invece si amplierà nell’area attualmente utilizzata a magazzino e realizzerà un nuova area che ospiterà laboratori e magazzini. Eliminato dal progetto il nuovo distributore di carburanti inizialmente previsto.

In cambio i due marchi realizzeranno a proprie spese due rotatorie sul viale Apua e una sulla via Aurelia alla Madonnina, riqualificando tutta la viabilità di accesso alla città sulla statale. Finanzieranno inoltre la realizzazione della Cittadella dello sport con annesso stadio a Marina in via Unità d’Italia.

“Opere strategiche” – secondo il sindaco Alberto GIovannetti – “che sarebbero costate al Comune milioni di euro”, e che invece saranno pagate dai privati.

Non mancano i timori da parte dei commercianti del centro per l’impatto che le nuove grandi attività potranno avere. Ma il sindaco ha assicurato che il centro storico è tutelato e che non verrà realizzata nessuna galleria commerciale stile grandi magazzini. “Le superfici sono state ridotte” – continua Giovannetti – e non ci sarà consumo di suolo perché le due strutture si amplieranno in aree già urbanizzate e ci saranno nuovi posti di lavoro”.

Sull’operazione resta contrario il Pd, che ha già votato contro la variante in Consiglio. Un’operazione – secondo Ettore Neri – più a vantaggio del privato, condotta senza dialogare con le categorie e senza ascoltare i suggerimenti delle minoranze.