Gesam Le Mura tenta l’impresa al Palatagliate contro il fortissimo Ragusa

Gesam Le Mura tenta l’impresa al Palatagliate contro il fortissimo Ragusa

Guido Casotti -

di Guido Casotti -

BASKET A1 DONNE - Prima di ritorno nel massimo campionato di basket femminile. Avversario subito terribile per il Gesam Le Mura che domenica (ore 18) al Palatagliate riceve il fortissimo Passalacqua Ragusa, una delle candidate allo scudetto. Tra l'altro anche la tradizione non è favorevole alle biancorosse.

 

Con l’intento di mettersi alle spalle la sconfitta interna del turno precedente, il Gesam Gas e Luce Lucca è pronto ad iniziare il proprio girone di ritorno, consapevole di affrontare una delle due principali pretendenti al titolo tricolore. Sarà la Virtus Eirene Ragusa, palla a due fissata per le canoniche 18, a salire domenica al Palatagliate per quello che rappresenta, posizioni di classifica delle contendenti alla mano, il piatto forte di giornata. Si affronteranno, infatti, la seconda della classe, ma con una gara in meno e dunque potenzialmente prima, e la quarta forza del torneo. Una montagna ardua da scalare per le ragazze di coach Iurlaro, cresciute davvero molto rispetto all’unico precedente stagionale datato sabato 5 ottobre 2019. Le due sconfitte di fila non hanno minimamente scalfito l’ottimo lavoro fatto nel girone d’andata, chiuso da Ravelli & C. al quarto posto davanti a compagini sulla carta anche più quotate. Era l’Opening Day di Chianciano Terme quando la Passalacqua ebbe la meglio per 73-54 sulle biancorosse con il break decisivo operato nel secondo quarto. Il pallone a spicchi racconta che anche la tradizione è largamente sfavorevole alle lucchesi. Finora sono stati 6 i confronti giocati al Palatagliate con le siciliane in netto vantaggio. Cinque infatti i successi delle ragusane a fronte dell’unico biancorosso arrivato nell’anno di grazia 2016/2017 al termine del quale il Basket Le Mura conquistò un fantastico scudetto superando l’inarrivabile Schio. Le Mura s’impose 51 a 49 in una partita dal punteggio basso ma dove la squadra allora guidata da Mirko Diamanti fece capire che talvolta i sogni possono diventare anche realtà.