Poco traffico sulle strade ma l’inquinamento atmosferico è lo stesso di un anno fa

Poco traffico sulle strade ma l’inquinamento atmosferico è lo stesso di un anno fa

Redazione

di Redazione

LUCCA - Immagini di metà mattina sulle strade di Lucca, nei giorni dell'emergenza Coronavirus. Quei luoghi dove abitualmente c'è traffico a tutte le ore sono adesso quasi deserti. Uno scenario davvero inimmaginabile solo un paio di settimane fa.

Certo, sulle strade auto e mezzi pesanti circolano ancora. In alcune zone anche troppo, visti i divieti sugli spostamenti imposti dai recenti decreti governativi. Ma è innegabile che il traffico dei mezzi a motore abbia subito una diminuzione notevolissima.

Ma ci sono state conseguenze immediate ed evidenti sull’inquinamento atmosferico a livello locale? La risposta non è semplice. Da un lato le centraline Arpat di Capannori, San Concordio e San Micheletto negli ultimi giorni hanno registrano dati di pm10 e biossido di azoto, il principale inquinante derivato dal traffico veicolare, al di sotto delle soglie di legge: l’aria cioè può definirsi pulita. Ma il fatto sorprendente è che questi dati sono simili a quelli dello stesso periodo dell’anno scorso, cioè al marzo 2019, quando non erano in vigore restrizioni negli spostamenti.

Cosa significa questo? Dall’Arpat ci spiegano che in questo periodo dell’anno, di passaggio dall’inverno alla primavera, il fattore meteorologico è preponderante per determinare i livelli di inquinamento. Cioè, contano di più il vento e la pressione atmosferica che il volume di traffico sulle strade. Ma riscontri più precisi potremmo averli solo nelle prossime settimane. Anche perchè, spiega ancora l’Arpat, per fare confronti è necessario prendere in esame un lungo periodo di tempo.