Tamponi in ritardo a Lucca e in Versilia, la Asl: “Sistema in difficoltà ma regge”

Tamponi in ritardo a Lucca e in Versilia, la Asl: “Sistema in difficoltà ma regge”

Redazione

di Redazione

PROV. DI LUCCA - Lunghe attese per farli, lunghe attese per conoscerne i risultati. L'odissea dei tamponi è ormai provata sulla pelle di molte famiglie in tutti i territori.

“Ogni giorno solo a Lucca ne arrivano 500 alla volta, ma per processarli nelle 24 ore non bastano i reattivi e neppure il personale e spesso i pazienti lucchesi vengono mandati a Prato”. A denunciarlo è la Uil Fpl, che descrive anche per la Versilia – dove in 20 giorni si è già raggiunto il 40% del contagio della prima ondata – un sistema di tracciamento in tilt.

“Nei nostri laboratori dai medici ai tecnici si stanno tenendo ritmi impossibili” – afferma il segretario provinciale Pietro Casciani che invita la Asl a stringere accordi con laboratori privati per aiutare a superare l’emergenza.

“La situazione è difficile ma sta reggendo”- ammette la Asl Toscana Nord ovest che nei mesi ha affinato il sistema con una differenziazione della tecnologia, passando in 7 mesi dai 2mila tamponi di marzo ai 60mila di ottobre. E dotando in praticolare i pronto soccorso di strumentazioni per la refertazione rapida da utilizzare per eventuali emergenze.