Pierami e colleghi paladini della “Libertas” lucchese

Pierami e colleghi paladini della “Libertas” lucchese

Gabriele Mori

di Gabriele Mori

LUCCA - Continua il lavoro di “Per Lucca e i suoi Paesi” per disinnescare l’idea della Regione di accorpare Lucca alla maxi provincia costiera, insieme Massa Carrara, Livorno e Pisa con quest’ultima città capoluogo.

I difensori dell’autonomia lucchese, vorrebbero che la nuova maxi provincia si articolasse tra Massa Carrara, Pistoia e Lucca con Lucca capoluogo. Le firme raccolte dal movimento con il gazebo di via Beccheria in due sabati sono già 1100 e i paladini dell’autonomia lucchese le hanno protocollate in Comune, in attesa del primo consiglio aperto sull’argomento, che si terrà nella giornata di martedì a partire dalla 15 a palazzo Santini. Pierami e i colleghi di “Per Lucca e i suoi paesi” hanno commentato le parole del governatore della Toscana Enrico Rossi. Per l’ex vicesindaco del centrodestra lucchese, Rossi infatti avrebbe offeso Lucca sostenendo la scelta di Pisa, Firenze e Siena come città capoluogo in virtù di una maggiore tradizione storica e culturale. Poi Pierami ha sottolineato che perdere la Provincia significherebbe impoverire Lucca di migliaia di posti di lavoro.
Intanto un segnale è arrivato dal Comune di Lucca. Il sindaco Tambellini ha inoltrato una nota spiegando che il problema non può essere solo di campanile, ma deve essere di una visione complessiva della Toscana e del suo futuro e forse il dibattito andrebbe portato più sulle funzioni della nuove maxi province, che non sulla loro fisionomia. Per riprendere il dibatitto l’appuntamento è rinviato a martedì pomeriggio alle 15, quando si svolgerà il consiglio comunale aperto, che Noi Tv seguirà con una diretta per raccontare le varie posizioni espresse da cittadini e amministratori.