In presidio per Antonini e la Legge Viareggio

In presidio per Antonini e la Legge Viareggio

Daniela Francesconi

di Daniela Francesconi

VIAREGGIO - E' iniziato il presidio di Assemblea 29 giugno e dei familiari delle vittime della strage del treno. Il 2 ottobre prossimo ci sarà la seconda udienza per il reintegro del ferroviere Antonini licenziato da FS.

Il ferroviere Riccardo Antonini e i familiari delle vittime della strage del 29 giugno 2009, hanno iniziato una nuova mobilitazione davanti al Municipio viareggino. Fino al 1 ottobre, l’Assemblea 29 giugno e l’associazione “Il mondo che vorrei”, saranno in presidio permanente per tenere viva l’attenzione sulla cosiddetta Legge Viareggio e sulla causa di lavoro che vede il Gruppo Ferrovie dello Stato contrapposto a Riccardo Antonini. Il 2 ottobre, in Tribunale a Lucca, ci sarà l’udienza per il reintegro del ferroviere addetto alla manutenzione, licenziato il 7 novembre 2011 per non aver rinunciato all’incarico gratuito di consulente dei familiari. Antonini ha messo a disposizione le sue competenze, maturate in 33 anni di servizio, durante la lunga fase delle indagini, prima e durante l’incidente probatorio. Per questo è stato licenziato da Mauro Moretti, amministratore delegato delle Ferrovie, che oggi è uno dei 32 rinviati a giudizio dalla Procura di Lucca, nel futuro processo sulla strage. Altrettanto importante è sbloccare l’elargizione dei contributi in favore dei parenti, anche di quelli più lontani dalle vittime, secondo l’albero genealogico, ma non certo per il dolore che portano nel cuore. Una di loro è la signora Angela Matrone, zia delle sorelle Mazzoni, che avevano perso gli entrambi i genitori. “Non devono esserci disparità, i morti sono tutti uguali – ha detto la signora Angela – e vogliamo anche noi avere la possibilità di affrontare questo processo”.