L’Eurosak resta chiusa

L’Eurosak resta chiusa

Giada Menichetti

di Giada Menichetti

PORCARI - Il tribunale di Lucca ha respinto i ricorsi della vecchia proprietà dell’azienda di imballaggi industriali, la famiglia Colombini, e confermato lo stato di fallimento dell’impresa decretato a gennaio.

Qualche speranza, invece, ci sarebbe ancora per la cooperativa New Eurosak, costituita da una quarantina di ex dipendenti, che ai giudici ha chiesto la gestione dello stabilimento per due anni: la domanda, ha scritto in una nota Confcooperative, è in attesa di essere valutata dal tribunale.
La Corte di Cassazione, come ha sottolineato il sindaco di Porcari, Alberto Baccini, potrebbe ribaltare la pronuncia dell’assise lucchese ma per la sentenza serviranno diversi mesi e il tempo è l’unica cosa che l’Eurosak non può permettersi di perdere. La vera ricchezza dell’azienda, ha poi aggiunto Baccini, è la continuità produttiva; farla ripartire senza una forte presenza economica accanto alla cooperativa dei lavoratori, secondo il primo cittadino, sarà realisticamente molto difficile. Altrimenti detto: cercasi qualcuno disposto a investire senza remore di portafoglio.
Nei prossimi giorni gli amministratori di Porcari incontreranno i soci della New Eurosak per capire quali prospettive possano esserci e agire di conseguenza.